Il nuovo blocco sociale e culturale
La sinistra di Schlein, Conte e Fratoianni: bipolarismo selvaggio per non ostacolare gli opposti estremismi
Massimalista, estremista, populista ma anche governista. Le varie anime dell’odierna opposizione che sono chiamate ad occuparsi del destino dei lavoratori
È un dato di fatto. L’alleanza tra la sinistra massimalista e radicale della Schlein con la sinistra estremista di Fratoianni e la sinistra populista e “per caso” di Conte e di Grillo rappresenta un nuovo progetto politico. Non si tratta solo di una coalizione alternativa al centro e alla destra, ma di un progetto politico destinato a consolidarsi nel tempo.
Non si tratta solo di sfumature “di rosso” diverse nel campo della sinistra. Le molteplici manifestazioni di piazza che hanno scandito questi ultimi mesi lo confermano. Pd, 5 stelle, sinistra, verdi che vedono nella “piazza” lo strumento decisivo per riaffermare la propria presenza politica, l’hanno riscoperta. Modalità legittime ma che evidenziano una regressione politica e culturale con cui dobbiamo fare i conti. Alleati e avversari compresi.
È un progetto che supera la concezione del centro sinistra riformista e di governo e che innesca la radicalizzazione del conflitto politico. Una sorta di “bipolarismo selvaggio” con l’obiettivo di non ostacolare la deriva degli “opposti estremismi”. Un nuovo cartello elettorale frutto del nuovo profilo di alcuni leader della sinistra italiana che chiude una pagina per aprirne un’altra. Quella pagina che va sotto il nome di “alleanza di centro sinistra” e che ha fatto del riformismo da un lato, e dell’unità tra il centro plurale e di governo dall’altro, la sua cifra distintiva.
Non si tratta di una novità assoluta. In passato abbiamo registrato la somiglianza con la situazione odierna quando si parla di “unità delle sinistre”: l’avversione verso i moderati, i centristi e i riformisti; l’esaltazione della “piazza” come luogo salvifico per il cambiamento della politica; cavalcare le opposizioni sociali; estremizzare il conflitto politico etc. Tutti coloro che non condividono questa deriva hanno il dovere di avviare una iniziativa politica credibile. Penso ai cattolici democratici, popolari e sociali e a tutti coloro che ritengono importante, oggi, ridare voce ad una cultura riformista e di governo per dare una nuova prospettiva politica al nostro Paese.
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