L’attacco di Harry alla famiglia reale e alla Royal Rota: “Rivoglio mio padre e mio fratello. Io ruota di scorta, dipinto come cattivo”

“Il silenzio è tradimento”. Harryruota di scorta” della famiglia reale ma “vorrei riavere indietro mio padre, vorrei riavere mio fratello”. Sono solo alcune anticipazioni dell’intervista del figlio minore di Carlo e Diana all’emittente Itv che andrà in onda domenica 8 gennaio, anche sulla Cbs, a due giorni dall’uscita dell’autobiografia “Spare – La riserva” scritta insieme al premio Pulitzer J.R. Moehringer per il colosso del libro Penguin Random House.

Nel trailer diffuso nelle scorse ore, Harry, 38 anni, si scaglia soprattutto contro il fratello William e con la moglie Kate Middleton mentre tratterebbe con meno rancore il papà, oggi re Carlo III. “Non doveva finire così”, dice ancora il duca di Sussex, aggiungendo di volere “una famiglia, non una istituzione”. Harry afferma anche che “loro pensano sia meglio dipingerci come i cattivi” e che “non hanno nessuna volontà di riconciliazione”. Il riferimento è alla casa reale che per sei anni non ha fatto nulla per proteggere lui e la moglie Meghan dalle “menzogne” della stampa.

L’intervista è stata realizzata in California, dove il principe vive con i figli e la moglie Meghan, in seguito alla decisione di abbandonare i doveri reali. Harry è stato intervistato da Tom Bradby, il conduttore di News at 10. “Vorrei riavere mio fratello”, confida al giornalista vicino ai fratelli Windsor da quando negli anni ’90 era Royal Correspondent.

Per il minore dei figli di Carlo e Diana, “non avrebbe dovuto finire cosi”. Harry allude, in entrambi i trailer, “alle fughe di notizie e alle notizie false” diffuse da Buckingham Palace e parla di giornalisti letteralmente “imboccati” per raccontare la versione del Palazzo.

L’intervista arriva dopo che il mese scorso Netflix ha pubblicato ‘Harry e Meghan‘, una serie in sei parti che descriveva le esperienze della coppia che l’hanno portata alla decisione di allontanarsi dalla Royal Family e ripartire dagli Stati Uniti.

Nella serie Harry e Meghan fanno riferimento soprattutto all’incessante pressione dei tabloid britannici che secondo il Duca di Sussex tengono sotto scacco la monarchia che esisterebbe a una sola condizione: consentire alla stampa di scrivere della loro vita privata. “In gran Bretagna la famiglia reale è pagata dai contribuenti e in cambio delle tasse la gente si aspetta che la famiglia reale sia disponibile con i media. Noi paghiamo e voi vi mostrate” viene spiegato nel documentario.

Da qui le accuse di razzismo per titoli e articoli contro la moglie Meghan: “I giornali scandalistici sono arbitri dell’opinione pubblica, anche per la loro mentalità tossica”. Si tratta di “un mercato di bianchi, i neri sono solo 0,2 dei giornalisti. Chi inventa questi titoli lo fa in una redazione quasi interamente bianca” ha sottolineato Harry nella serie.

Il riferimento è alla Royal Rota, l’insieme di giornali britannici (Daily Express, Daily Mail, Daily Mirror, Evening Standard, The Daily Telegraph, The Times e The Sun) che copre quasi in esclusviva tutti gli eventi legati alla monarchia britannica, siano essi attività nel Regno Unito o all’estero. “I nostri traumi sono le loro storie e decidono loro come narrarli” ha spiegato il principe.