L’ordinanza di De Luca non frena la ressa di Natale: a Napoli è corsa allo shopping

È il Natale della rinascita. Di più, del riscatto di due anni di pandemia, di restrizioni e cinghie tirate. Ma i contagi salgono (sono stati 3.599 i nuovi casi di positività registrati nel bollettino di giovedì in Campania dopo l’analisi di 58.660 test e sono stati 9 i decessi). Non siamo al caso limite del sindaco di Palau, che ha imposto con un’ordinanza il Green pass anche nelle case per la cena della Vigilia di Natale, ma una stretta si è resa necessaria anche qui. Da ieri è entrata in vigore l’ordinanza del presidente della Regione Vincenzo De Luca che vieta il consumo di street food.

Significa che non si può mangiare o consumare bevande in strada. Dalle 11 di ieri sono spariti i tavolini e le panche allestite davanti agli esercizi commerciali che vendono pizze a taglio, dolci o gelati. Una mannaia per decine di esercenti che, in quest’ultimo mese, avevano visto crescere il loro volume d’affari e con esso la speranza di un ritorno alla “normalità”. Soprattutto nelle strade del centro, in quelle dello shopping, da via Toledo a Chiaia, al Vomero. Sì, perché nel Natale della rinascita e del riscatto in strada si sono riversati migliaia di cittadini e turisti che hanno affollato i negozi come non accadeva dal 2019. La maggior parte con la mascherina, perché in Campania è obbligatoria da mesi anche all’aperto. I controlli? Ci sono, ma le forze dell’ordine fanno quello che possono. Il pieno rispetto del provvedimento emesso dalla Regione prevedrebbe una dislocazione tanto capillare degli uomini in divisa da essere impensabile. Dalla sua il governatore Vincenzo De Luca tuona contro l’irresponsabilità di comportamenti che potrebbero generare nuove criticità legate alla pandemia e nuove restrizioni.

«A Palma Campania il 15 e il 18 dicembre scorso, centinaia di ragazzi si sono assembrati per alcune feste, anche in piazza, senza alcun rispetto delle regole di prevenzione anti Covid – ha tuonato – I risultati sono stati un picco di contagi, l’aumento del numero dei positivi anche nella popolazione non scolastica, la decisione della Dad per numerose classi da parte dei dirigenti scolastici futili». «Questo è l’esempio di quello che succede a causa dell’assoluta mancanza di senso civico e si rispetto per sé e per gli altri. Sono queste le situazioni diffuse sul territorio regionale che ci obbligano ad emanare ordinanze restrittive. Sono queste le situazioni che rendono inevitabili ulteriori misure nei prossimi giorni per il contenimento dei contagi». Una frase, quest’ultima che fa rabbrividire.

«Oltre al controllo, oltre alle regole noi abbiamo anche bisogno della responsabilità delle persone», ha commentato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenendo invece sull’ordinanza comunale che sulla carta è volta a scongiurare il rischio di assembramenti. «Il Comune è pronto per i controlli», ha aggiunto annunciando un piano concertato con il prefetto Claudio Palomba e con l’assessore alla legalità e alla polizia Antonio De Iesu «per presidiare le aree più critiche». «Certo, non si può mettere un vigile o un poliziotto dietro ogni persona e tutti devono essere protagonisti della propria sicurezza», ha aggiunto. L’appello al senso di responsabilità dei cittadini è arrivato da più parti, per certi versi appare anche scontato. Ma la corsa ai regali nel previgilia ha prevalso sulla prudenza, le strade del centro ieri erano trafficatissime. E pure la camorra, atavica pandemia sociale della città, è tornata a sparare ferendo in maniera gravissima un boss della zona. E lo ha fatto ieri mattina, in pieno giorno, alla presenza di decine di persone, in via Caio Duilio a Fuorigrotta. La coperta sembra sempre troppo corta.