La guerra in Ucraina continua sul campo di battaglia tra l’esercito russo e quello di Kiev. Ma a proseguire è anche il dibattito in Italia riguardo il conflitto. Nei giorni scorsi, secondo delle indiscrezioni su alcuni media, è avvenuto un episodio particolare all’Istituto Alti Studi per la Difesa (Iasd): un confronto acceso che ha visto protagonista il direttore della rivista di geopolitica Limes, Lucio Caracciolo. Il professore, in poche parole, è stato accusato da un militare ucraino di fornire versioni filo-russe rispetto ad alcune vicende della guerra.

Lucio Caracciolo contestato da un colonnello ucraino

Il professor Caracciolo, secondo quanto riportato dai siti Sassate e StartMag, sarebbe stato contestato da un colonnello ucraino durante una delle sue lezioni. Nella platea composta da circa cento tra alti ufficiali e manager italiani e stranieri, il direttore di Limes è stato interrotto dal militare di Kiev. Un episodio da cui – secondo i media citati – ne sarebbe nato un botta e risposta particolarmente acceso. Dopo questo scontro, dopo qualche minuto il clima si è tranquillizzato, permettendo a Caracciolo di finire la lezione.

Alla base dello scontro, secondo quanto ha ricostruito StartMag, ci sarebbero state le affermazioni di Lucio Caracciolo sul presunto scontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo capo di Stato maggiore ucraino. Ma anche l’uso – da parte del professore quasi 70enne – di alcune cartine della rivista Limes in cui i territori invasi dalla Russia sarebbero stati indicati come “annessi”.

Redazione

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