Non accettava la fine della loro relazione e ha iniziato così a perseguitarla. Giorno dopo giorno insulti, minacce e appostamenti sotto casa erano diventati sempre più incessanti. Addirittura l’uomo, un 49enne residente a Torre del Greco, comune in provincia di Napoli, ha addirittura affisso un necrologio davanti alla porta dell’appartamento della donna. Sul manifesto c’erano il nome, il cognome e l’età dell’ex compagna.

Un gesto macabro, raccapricciante, che ha portato la donna a segnalare l’accaduto ai carabinieri che hanno arrestato il 49enne per atti persecutorio. L’uomo si trova attualmente agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

Dal Napoletano ad Asti, in Piemonte, dove la polizia ha arrestato un uomo che da tempo perseguitava la ex, costringendola a lasciare la propria abitazione e, per paura, a non denunciare nulla. Ma quando lo stalker, nei giorni scorsi, ha minacciato al telefono l’ex compagna che sarebbe andato nell’appartamento dei genitori ad appiccare un incendio, la donna si è decisa finalmente a raccontare tutto alla polizia. Gli agenti si sono precipitati a casa della madre e del padre della donna e mentre raccoglievano le prime allarmanti informazioni, è arrivato sotto casa l’uomo a bordo della sua autovettura.

Bloccato dagli agenti, è stato trovato in possesso di una mazza di legno di circa 40 cm e una tanica piena di benzina. Dalle successive testimonianze raccolte è emerso che solo pochi giorni prima, in seguito a un raptus di gelosia dovuto alla decisione della compagna di lasciarlo, l’aveva costretta a salire a bordo dell’auto minacciandola con un coltello. Non contento, ha distrutto cellulare e occhiali della “sua donna”, arrivando anche a tagliere le gomme delle due auto dei genitori. La polizia ha trovato anche numerosissime telefonate effettuate verso la ex e molti messaggi.

Comportamenti persecutori che, pur non denunciati, hanno spinto i genitori a convincere la figlia a lasciare temporaneamente Asti, rifugiandosi a casa di alcuni parenti. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Asti, portato in carcere a disposizione.

Polizia e carabinieri rinnovano l’appello a denunciare sempre comportamenti persecutori o minacciosi, senza aspettare che si traducano in atti di violenza. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine può infatti scongiurare il verificarsi di gravi conseguenze per le vittime.

Redazione

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