"Fino all’ultimo giorno faremo tifo per un rassemblement con Azione, Italia Viva, Più Europa"
Marcucci: “Ai riformisti Pd dico che abbiamo bisogno del loro contributo. Franceschini? Si ripara in vista della tempesta”
“Ai riformisti Pd dico che abbiamo bisogno del loro contributo. Franceschini? Si ripara in vista della tempesta”. Così Andrea Marcucci, presidente dei Liberali Democratici Europei ed ex capogruppo del Pd al Senato.
Libdem domani si ritrova a Lucca per fare il punto sulle elezioni europee. A nove mesi dal voto quali sono le vostre valutazioni?
Il mio stesso mandato di presidente è legato al raggiungimento del traguardo previsto dalla nostra recente assemblea di Bologna: mettere in campo una lista liberaldemocratica sotto l’egida di Renew. È chiaro che noi fino all’ultimo giorno utile faremo il tifo per un rassemblement con Azione, Italia Viva, Più Europa. Se non ci riuscissimo, si perderebbe una grande occasione, ma dovremo garantire comunque una lista riformista aperta ed inclusiva, per rafforzare la presenza italiana nella famiglia europea del Centro.
Valuta anche una sua candidatura?
Ho detto da subito che non sono interessato, in più da elettore toscano ho un ottimo giudizio sull’europarlamentare uscente, Nicola Danti, che è anche vicepresidente di Renew Europe. Ho con lui una storia di militanza comune, che parte dalla Margherita, Nicola sarà presente all’incontro di domani (Ore 18 Sala Tobino a Lucca), insieme ai fondatori di Libdem Oscar Giannino e Alessandro De Nicola, l’occasione giusta per fare un’ampia valutazione del quadro politico.
A proposito del Pd, ieri ha detto che quando Franceschini si muove, qualcosa sta per succedere. Cosa significa?
Ho letto che Dario Franceschini con altri esponenti ha deciso di riorganizzare la sua corrente. Vuol dire solo una cosa: Franceschini sente il sopraggiungere della tempesta, ed inizia a preparare il riparo. Ovvero la sostituzione della segretaria. Naturalmente una ipotesi solo in caso di forte insuccesso elettorale del Pd, che però non è molto improbabile. Anzi a scorrere i sondaggi, si nota il costante arretramento del partito di Elly Schlein, una dinamica che ben mi ricorda quello che successe con Enrico Letta.
Cosa direbbe ai riformisti rimasti in quel partito?
Beh certamente gli farei gli auguri. Fuor di battuta, essendo persone, di cui ben conosco l’esperienza e la rigorosità, gli direi che i liberaldemocratici hanno bisogno anche del loro contributo.
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