Si conclude in giornata la 44ma edizione del Meeting di Rimini, con la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il presidente Mattarella è stato accolto con molto calore da parte del Popolo di CL: un gruppo di ragazzi ha esordito con un coro “Matta Matta, Matta MATTARELLA” e gli applausi non sono mancati per tutto il percorso che ha compiuto tra i padiglioni del Meeting.
Tra i cori più ripetuti “Sergio Sergio”, “grazie presidente” e “forza Presidente” compreso un sostenitore che gli ha augurato “un altro mandato”. Il Capo dello Stato si è fermato a visitare in particolare lo stand dedicato alla CIHEAM di Bari, quello della Farnesina e poi la mostra di Burri.
Alla Fiera di Rimini, dunque, massima attenzione per l’intervento del Capo dello Stato, che si è tenuto a partire dall 12.
La nostra Costituzione nasce “per superare, per espellere, l’odio, come misura dei rapporti umani. Quell’odio che, la civiltà umana, ci chiede di sconfiggere nelle relazioni tra le persone; sanzionandone, severamente, i comportamenti, creando, così, le basi delle regole della nostra convivenza”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Meeting di Cl a Rimini. “‘Homo homini lupus’, di Plauto, e il presunto ‘stato di natura’, di Thomas Hobbes, hanno, sempre, rappresentato ostacoli per la soluzione dei problemi dell’umanità”, ha aggiunto.
“Il crescere dell’amicizia fra le persone, è quel che ha caratterizzato il progresso dell’umanità. L’amicizia, come vocazione – incomprimibile – dell’uomo. Ogni volta che, l’umanità, si è trovata di fronte al baratro – è accaduto con le due guerre, mondiali, novecentesche – ha trovato, dentro di sé, le risorse morali per ripartire, per costruire un mondo diverso, in cui, il conflitto, lasciasse posto all’incontro. Per immaginare, e progettare, il futuro insieme. E se, questa prospettiva, è naufragata nel decennio, iniziato quasi alla metà degli anni venti, proprio, per difetto di sentimenti di solidarietà e di reciproca disponibilità tra i popoli, ha avuto successo, negli anni Quaranta e Cinquanta, per la comunità internazionale, con il dar vita alle Nazioni Unite, e con l’avvio della integrazione d’Europa”, ha detto il Presidente, con un passaggio relativo al tema del Meeting.
“Non mancano, mai, i pretesti, per alimentare i contrasti. Siano la invocazione di contrapposizioni ideologiche; di caratteri etnici; di ingannevoli, lotte di classe; o la pretesa di resuscitare anacronistici nazionalismi. Quanto avviene ai confini della, nostra, Europa, dopo l’invasione dell’Ucraina, da parte della Federazione Russa, ne dà, drammatica, testimonianza“, ha sottolineato Mattarella, in relazione al conflitto nato dall’aggressione russa in Ucraina.
