Diffondere numeri reali e dati concreti
Milano è una città sicura? Sì, gli episodi di criminalità sono in calo e denigrarla non fa bene a nessuno
Nel Sì&No del Riformista spazio al dibattito sull’argomento sicurezza nelle grandi città: “Milano è una città sicura?”. Favorevole, Alessia Cappello, assessore allo Sviluppo economico Comune di Milano, secondo la quale “gli episodi di criminalità sono in calo e denigrare la città non fa bene a nessuno”. Di parere contrario invece Marco Bestetti, consigliere comunale Fratelli d’Italia Milano, secondo il quale “aumentano furti e violenze con un’impennata dei reati predatori”.
Qui il commento di Alessia Cappello:
Il tema della sicurezza a Milano è ormai protagonista di uno storytelling che anima i dibattiti televisivi, i trend sui social e le denunce su Tik Tok. Una tendenza identificata da alcuni come “Milano shaming” con la precisa volontà di denigrare la città. Come tutte le grandi metropoli del mondo, anche Milano deve fare i conti con la gestione di processi complessi che garantiscano la vivibilità della città e la tutela della sicurezza pubblica. Ma oltre alle opinioni, sono i dati che parlano.
Un Osservatorio CityDoxa Milano di qualche mese fa ha evidenziato come l’81% dei cittadini milanesi si senta abbastanza sicuro nel proprio quartiere. L’88% degli intervistati sostiene di sentirsi legato al quartiere nel quale vive. Un attaccamento – emerge dall’indagine – che accomuna tutte le aree di Milano. L’89% consiglierebbe ad un’altra persona di venire ad abitare nel proprio quartiere. Emerge anche un altrettanto forte attaccamento alla città di Milano: l’85% dei residenti se dovesse cambiare casa preferirebbe rimanere a Milano piuttosto che cambiare città (15%). Tale orientamento diviene ancora più forte fra i più giovani: la Gen Z è la generazione che più si identifica (91%) con la città. È innegabile che ci siano episodi di criminalità a Milano, ma è altrettanto importante sottolineare come essi, da dati ufficiali, risultino in calo rispetto al passato. Il Prefetto di Milano ha evidenziato come a Milano negli ultimi anni il numero totale dei delitti sia sceso fino a segnare un -15,06% rispetto al 2019 e un -28,92% rispetto agli ultimi dieci anni. Sottolineare un fenomeno in calo, non vuol dire negare situazioni di disagio e un’amministrazione pubblica locale non deve mai sottovalutare il percepito dei propri concittadini; significa però, al contrario, concentrare le risorse per aumentare l’efficacia delle azioni da mettere in campo. Domandiamoci: che cosa può fare effettivamente il Comune di una grande città e in che modo può intervenire? Il Sindaco ha dato un segnale di svolta, con la nomina di Franco Gabrielli, ex Prefetto e numero uno della polizia, per costituire un nuovo comitato strategico formato dal primo cittadino, il delegato e gli assessori al Welfare e Sicurezza. È inevitabile che il primo cittadino sia immediatamente additato quando succede qualcosa in città, ma bisogna ben comprendere quali sono le effettive competenze dell’amministrazione locale e quelle di competenza nazionale: la responsabilità dell’Amministrazione, infatti, agisce in un perimetro limitato. Chi ha il compito e il dovere di garantire sistemi di sicurezza a livelli più elevati è il Ministero dell’Interno.
Il Ministro Piantedosi, infatti, in visita a Milano a maggio 2023, ha sottolineato come i reati commessi nella zona di stazione Centrale risultino in calo rispetto al 2019, e non si può parlare di emergenza sicurezza, soprattutto se si fa un paragone con altre città europee: i reati di micro criminalità tipici come furti e rapine sono calati del 39% rispetto al 2019. Chiaramente esiste un problema di percezione e presenza di singoli reati, la sicurezza è tra i principali bisogni primari di ogni cittadino; questa ed è la ragione per cui il ministero dell’interno dovrebbe prendersi in carico la responsabilità di questo fenomeno a Milano, senza scaricarne la responsabilità ai Comuni che ne hanno una competenza molto limitata. Questi dati, sono un elemento importante per ponderare concretamente il fenomeno nella nostra città e il ruolo che l’amministrazione comunale può assumere nella gestione di questo fenomeno nel ruolo della polizia locale e nelle loro assunzioni, ma la grande competenza sta nel ruolo del ministero dell’interno e del Viminale che, avendo la responsabilità in materia, dovrebbe assumere un ruolo di maggiore coordinamento e presenza con le parti locali in un lavoro funzionale e utile per il miglioramento e la salvaguardia della città: più polizia per strada, più presidio nelle zone “movida”. Parlare di emergenza equivale a porre in secondo piano altre problematiche che richiederebbero altrettanto un primo posto in agenda. La narrazione di Milano come città poco sicura agisce sui rating del turismo internazionale. Milano negli ultimi anni ha fatto progressi costanti, realizzando record milioni di turisti e visitatori che arrivano da città e altre parti del mondo. Questo da Expo in poi questo ha comportato un grosso sviluppo economico della città generando un importante indotto. È importante dunque diffondere numeri reali e dati concreti per promuovere una visione più accurata e positiva della città. Perché parlare male di Milano non fa bene a nessuno.
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