“So solo che ha messo la testa sulla scrivania dove stava lavorando e poi non si è più svegliato”. La madre di Angus Cloud (giovane promessa di Hollywood morto a 25 anni lo scorso 31 luglio ad Oaskland, nella sua città natale, in California), aveva commentato così la scomparsa del figlio, sicura del fatto che “Non intendeva lasciare questo mondo”. Dopo circa due mesi le cause della morte sono state rese ufficialmente note dall’ufficio governativo della contea a Oakland, l’ Alameda County Coroner’s Bureau: “overdose in seguito all’assunzione di un mix di fentanil, cocaina, metanfetamine e benzodiazepine“.

È stato conosciuto dal grande pubblico per aver interpretato il ruolo del trafficante di droga Fezco “Fez” O’Neill nella serie Euphoria,  vincitrice di numerosi Emmy Awards, che lo ha visto recitare a fianco della protagonista Zendaya. Angus Cloud aveva raggiunto la notorietà dopo aver interpretato il personaggio di Fezco nella Serie Tv Euphoria. Soltanto una settimana prima di morire aveva perso il padre a causa di una malattia. Persone vicino all’attore raccontano della sua battaglia con la salute mentale. Aveva iniziato la sua carriera frequentando la Oakland School for the Arts lavorando però da addetto alla scenografia, senza mai recitare. L’incontro casuale con un agente di casting, che lo ha visto camminare lungo Mercer Street nel Greenwich Village di New York, è stato cruciale per la sua carriera da attore.

La proposta di un provino (a 21 anni) e l’addio al lavoro da cameriere per il ruolo in Euphoria, commentato con ironia: “Se hanno visto in me una stella? No, probabilmente solo uno spacciatore”. Ha interpretato Fez in due stagioni. La prova vincente gli aveva assicurato anche dei ruoli in Freaky Tales, Your Lucky Day, The Line. L’ultimo film che ha girato Scream VI, per il quale aveva concluso le riprese. Tra i primi a rendergli omaggio anche il regista di Euphoria, Sam Levinson, con cui ha lavorato per raccontare i problemi dei giovani, tra depressione, bullismo, tossicodipendenza, ossessione social, sesso e violenza: “Non c’era nessuno come Angus.

Era troppo speciale, troppo talentuoso e troppo giovane per lasciarci così presto – ha scritto Levinson –. Ha lottato, come molti di noi, con la dipendenza e la depressione. L’ho amato e lo farò sempre. Riposa in pace”.

Redazione

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