A Mosca la protesta delle mogli dei soldati russi: scattano gli arresti, fermati anche due giornalisti

Sono passati due anni dall’inizio della cosiddetta ‘operazione militare speciale’ russa in Ucraina. Cioè, quella guerra di aggressione voluta da Vladimir Putin per piegare Kiev. Oggi, 24 febbraio, nel secondo anniversario dell’inizio del conflitto, a Mosca sono andate in scena alcune proteste pacifiche, seguite come di consueto oramai da una repressione feroce, condita da arresti e fermi.

Guerra in Ucraina, le proteste e gli arresti a Mosca

Per adesso sono quattro le persone arrestate, di cui due giornalisti di Sota Vision, un media russo indipendente. La manifestazione era organizzata dalle mogli dei soldati russi mobilitati e spediti a combattere in Ucraina. Il movimento “Pout Domoi” (tradotto vuole dire ‘Via di casa’, in russo) si era radunato vicino al milite ignoto, non lontano dal Cremlino. I due giornalisti – Mikhail Lebedev e Anna Sliva – avevano il giubbetto gialli con la scritta ‘Stampa’.

 

La manifestazione a Mosca

Secondo le testimonianze raccolte da Sota, alcune donne sono state fermate. La polizia ha cercato di non farle deporre i fiori: “Non volevano lasciarci deporre fiori. Sono passata, ma un poliziotto mi ha afferrata e tirata indietro”. Riguardo la morte di Alexei Navalny, una delle partecipanti ha detto: “Non l’ho seguita, non ero una sua sostenitrice, ma per me è stato uno shock assolutamente terribile. La persona si è rivelata completamente indifesa contro il sistema”.