O accetta di tenere funerali segreti per il figlio, o sarà sepolto nella colonia penale dove è morto. È il disumano ultimatum di tre ore dato dalle autorità russe alla madre di Alexei Navalny. La notizia è stata annunciata dalla portavoce del team del dissidente russo morto per cause sconosciute in carcere, Kira Yarmysh, e dalla moglie Yulia Navalnaya. Nelle scorse ore la madre aveva parlato delle pressioni di Mosca per fargli scegliere dei funerali segreti.

Ultimatum russo per i funerali di Navalny

La madre di Navalny, Lyudmila, è stata messa di fronte a un dilemma atroce, con uno degli inquirenti russi che le ha riferito le condizioni per riavere la salma del proprio figlio. Dal team di Navalny, è stato reso noto che la donna “si è rifiutata di negoziare con il comitato investigativo perché non hanno l’autorità per decidere come e dove seppellire suo figlio”. La portavoce del dissidente “chiede il rispetto della legge, che obbliga gli investigatori a consegnare la salma entro due giorni dal momento in cui viene accertata la causa della morte”.

La madre sta insistendo “affinché le autorità permettano che il funerale e la cerimonia commemorativa si svolgano secondo le consuetudini”.

Navalny, le richieste per il rilascio della salma

“Date a Lyudmila suo figlio, senza alcuna condizione“. A dichiararlo è stato Dmitry Muratov, il giornalista vincitore del premio Nobel per la pace, in un video pubblicato sui social media. La richiesta alle autorità russe di rilasciare la salma del dissidente è arrivata da oltre 25 registi, artisti, stelle del balletto e premi Nobel, oppositori del regime di Vladimir Putin.

La madre fa causa agli inquirenti per “profanazione di salma”

Lyudmila Navalnaya, tramite i suoi legali, ha richiesto l’apertura di un procedimento penale ai danni degli inquirenti che non consegnano il corpo del figlio Alexei. La denuncia è stata pubblicata dal direttore della Fondazione anti-corruzione di Navalny, Ivan Zhdanov, dove si legge: “Secondo i canoni ortodossi, è consuetudine seppellire il corpo del defunto il terzo giorno. A oggi sono trascorsi 8 giorni dalla morte di Navalny, ma il corpo non è stato sepolto”. Un’iniziativa legale, come riporta il sito indipendente Meduza, mossa ai sensi dell’articolo 244 del codice penale (“profanazione abuso dei corpi dei defunti e dei loro luoghi di sepoltura”).

Redazione

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