Sleepy Joe, troppo anziano, sempre tendente alle gaffe o alle dimenticanze. Da tempo a Joe Biden sono affibbiati diversi appellativi per sminuirlo o per risaltare la sua debolezza. Una debolezza che in alcuni casi è evidente, ma quando il presidente degli Stati Uniti parla di Vladimir Putin è apparentemente tutto tranne che debole. Lo ha dimostrato ancora una volta in un comizio a San Francisco quando ha insultato senza troppi giri di parole il presidente russo.

Biden insulta Putin, le frasi al comizio

Durante un evento elettorale di raccolta fondi in California, infatti, l’inquilino della Casa Bianca non ci è andato leggero su Putin. Biden lo ha definito un “folle figlio di put***a”. “Abbiamo un pazzo figlio di put***a come Putin e altri e dobbiamo sempre preoccuparci di un conflitto nucleare, ma la minaccia esistenziale per l’umanità è il cambiamento climatico”. Il presidente Usa ha usato il termine “crazy Sob”, cioè l’abbreviazione di ‘son of a bitch’. Già in passato aveva usato espressioni forti riguardo Putin, come quando nel 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito del Cremlino lo aveva definito un “macellaio” e un “criminale di guerra”.

Biden e il cambio di linguaggio in campagna elettorale contro Trump

Negli ultimi tempi, complice anche l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali e la campagna elettorale, Biden si è spesso lasciato andare ad un linguaggio più aggressivo, quasi un segno di voler fronteggiare sullo stesso campo Donald Trump. Il candidato repubblicano è lanciatissimo per correre per la Casa Bianca e non disdegna le offese dirette verso Biden, che incassa e contrattacca. I due anziani candidati si sfidano così.

Nel corso dell’ultimo comizio elettorale, Biden ha rivolto un attacco proprio a Trump, dicendosi sbalordito dei commenti del tycoon in cui si è paragonato ad Alexei Navalny: “Alcune delle cose che quest’uomo ha detto, come il fatto di paragonarsi a Navalny e di dire che, poiché il nostro paese è diventato un paese comunista, è stato perseguitato, proprio come è stato perseguitato Navalny. Non so dove diavolo vengano”.

La replica del Cremlino

Dopo qualche ora è arrivata la replica del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, riguardo le frasi offensive di Biden a Putin: “L’uso di un linguaggio del genere da parte del presidente degli Stati Uniti contro il capo di un altro Stato difficilmente potrà offendere il nostro presidente, il presidente Putin”. “Ma svilisce coloro che usano questo vocabolario. Probabilmente è una sorta di tentativo di sembrare un cowboy di Hollywood. Ma onestamente non penso che sia possibile” ha detto Peskov, aggiungendo: “Il signor Putin ha mai usato una parola volgare per rivolgersi nei suoi confronti? Questo non è mai successo. Pertanto, penso che tale vocabolario svilisca l’America stessa”.

Redazione

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