La Nato è importante anche per gli Stati Uniti, quindi attenzione ad attaccare gli alleati europei. Il messaggio che ha lanciato il segretario generale Jens Stoltenberg è netto e diretto a Donald Trump, in corsa per ridiventare il presidente degli Usa. Dopo le parole scioccanti del tycoon, in cui ha affermato di incoraggiare la Russia ad attaccare i Paesi Nato che non spendono quanto dovrebbero, è arrivata la risposta da parte del capo dell’Alleanza Atlantica.

Nato, Stoltenberg contro Trump

“Dobbiamo realizzare che una Nato forte è importante per l’Europa ma anche per gli Usa, perché attraverso la Nato gli Usa hanno qualcosa che nessun’altra grande potenza ha: una rete di 31 alleati” ha dichiarato Stoltenberg durante la conferenza stampa prima del vertice della Difesa. “L’unica volta che è stato invocato l’articolo 5 è stato dopo l’11 settembre e centinaia di migliaia di truppe europee e canadesi hanno servito in Afghanistan“, ha poi ricordato il politico norvegese.

Commentando le parole di Trump, Stoltenberg è stato chiaro: “Il mio messaggio è che non dobbiamo minare la credibilità della nostra deterrenza, che riguarda sia le capacità su cui investiamo che la nostra comunicazione. Perché la deterrenza è nella mente nei nostri avversari e non dobbiamo lasciare spazio a calcoli errati o incomprensioni a Mosca sulla nostra preparazione, sul nostro impegno e sulla nostra risolutezza per proteggere tutti gli alleati. La ragione di questo non è per provocare un conflitto, ma per prevenirlo, come la Nato ha fatto con successo per 75 anni. Ci siamo riusciti perché è stato comunicato in modo assolutamente chiaro da tutti gli alleati della Nato, in qualsiasi momento, che siamo lì per proteggere tutti”. L’avvertimento a Trump è chiaro, anche perché la campagna elettorale statunitense sta entrando nel vivo e nei prossimi mesi è probabile che l’ex presidente continuerà a premere sul mancato impegno finanziario di molti alleati e sulla volontà di disimpegno militare degli Stati Uniti nel mondo.

Nato, Stoltenberg e le spese militari dei paesi membri

In tutta la conferenza, c’è stato solo un piccolo elemento su cui il segretario generale si è trovato d’accordo con Trump: proprio l’impegno sulle spese militari. Stoltenberg infatti ha evidenziato come la critica arrivata dall’ex inquilino della Casa Bianca non fosse diretta in generale alla Nato, bensì agli “alleati europei che non spendono abbastanza”. “Una critica valida” per il segretario. Tuttavia, il norvegese ha ricordato i progressi e come già ora “gli alleati europei stiano spendendo di più”.

“Da quando è stato sottoscritto l’impegno d’investimento nel 2014 gli alleati europei e il Canada hanno aggiunto più di 600 miliardi di dollari per la difesa e l’anno scorso abbiamo assistito a un aumento senza precedenti dell’11% tra gli alleati europei: nel 2024 gli alleati della Nato in Europa investiranno un totale combinato di 380 milioni di dollari e per la prima volta questo ammonta al 2% del loro Pil aggregato” ha aggiunto Stoltenberg. L’auspicio è un ulteriore aumento delle spese militari: il capo dell’Alleanza Atlantica ha anche detto di aspettarsi che nel 2024 saranno 18 gli alleati che spenderanno almeno il 2% del Pil nella Difesa. “Alcuni alleati devono fare di più, a Vilnius abbiamo deciso che il 2% deve essere il minimo per tutti” ha aggiunto.

Minacce agli alleati e l’esercitazione militare

In merito ad alcune dichiarazioni sia della stampa occidentale che dei vertici russi, Stoltenberg ha chiarito che nel prossimo futuro non vede “minacce militari contro nessun alleato Nato”. Ciononostante “non possiamo mai dare la pace per assodata”, ha ricordato: per questo è prevista “l’esercitazione Steadfast Defender, la più grande esercitazione Nato da decenni con circa 91 mila forze da tutti i 31 alleati e la Svezia. È una chiara dimostrazione delle nostre capacità”. Se non ci sono minacce imminenti di attacchi militari, Stoltenberg ha sottolineato come rimane il “rischio costante di diversi attacchi ibridi, attacchi informatici e altri tipi di azioni ibride contro gli alleati Nato”.

Nato, Stoltenberg e la guerra in Ucraina

Durante la conferenza stampa al quartier generale di Bruxelles, non sono mancati poi i riferimenti alla guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. Stoltenberg ha rimarcato i risultati deludenti della controffensiva ucraina dello scorso anno ma allo stesso tempo ha evidenziato i progressi: “Siamo tutti delusi dal fatto che l’offensiva lanciata dalle forze ucraine lo scorso anno non abbia ottenuto maggiori progressi, che non sia riuscita ad avanzare di più sul terreno. Ma non dobbiamo dimenticare che, anche se la linea del fronte non è cambiata, gli ucraini sono stati in grado di attaccare dietro le linee russe, sia sulla terraferma, distruggendo postazioni di comando, depositi di armi e importanti dotazioni russe, compresi gli aerei, ma anche di continuare a distruggere parti della flotta russa del Mar Nero“. Anche oggi Kiev ha annunciato di aver distrutto un’altra nave da guerra russa. “Questo dimostra le capacità delle forze armate, una grande vittoria per gli ucraini” ha concluso Stoltenberg.