Cinquantesimo film di Woody Allen, Coup de chance (Colpo di fortuna) arriverà alla Mostra di Venezia in settembre fuori concorso e probabilmente al Lido sarà presente anche il genio newyorkese con i suoi sorrisi impacciati e le brevi frasi sulla sua nuova prova cinematografica molto attesa tra l’altro per una grande novità: ambientata a Parigi, è girata tutta in francese. Si annuncia come una sorta di ideale capitolo connesso a Match point – quello era ambientato a Londra – infatti anche qui si tratta di un thriller con una forte domanda morale e uno svolgimento raffinatissimo, d’altronde l’impronta estetica che darà al nuovo film la fotografia di Vittorio Storaro assicura uno standard molto elevato (il trailer ne è già una prova).

Film noir di cui ovviamente si sa pochissimo: i protagonisti sono due amici di lunga data (Niels Schneider e Lou de Laâge) che vivono una storia d’amore burrascosa fatta di passione e tradimenti finendo per sfociare nel crimine. Basta questo, per ora. Tutto già visto in Match point o, se vogliamo, nel più vecchio Crimini e misfatti? Di certo il rovello è sempre lo stesso: fin dove può spingere la passione? Dove si ferma la morale? La ricerca della felicità nostra viene prima della felicità altrui? E al delitto seguirà il castigo (nei due film citati, non era così)? Ma diciamo la verità: quello che qui più ci intriga è Parigi, città amatissima da Allen (Midnight in Paris, il più lontano Tutti dicono I love you) che solitamente offre al cinema il suo lato romantico, solare e gioioso e che qui si prospetta invece come scena del crimine. Non è certo la prima volta, anzi, come Woody sa meglio di chiunque altro, lui amante del cinema noir dei Melville e dei Clouzot, della Parigi di Lino Ventura e Yves Montand, fino naturalmente alle “citazioni” di quel cinema da parte di gente come Jean Luc Godard e François Truffaut. Soprattutto quest’ultimo che il suo ultimo film, Finalmente domenica (ma anche con il più vecchio Non sparate sul pianista) aveva recuperato la lezione del noir insaporendola con il gusto della commedia, che è un tratto tipico di Allen.

Torna dunque a Parigi, il vecchio Woody, che non ha mai fatto mistero di considerare l’Europa come sua particolare fonte d’ispirazione poetica pronto a scodellarci davanti agli occhi una Parigi luminosa “fuori” e “nera” dentro, in un pastiche che mescola tragedia e commedia. L’immedesimazione di con Parigi ha portato Alle – come detto – a girare il film interamente in francese ovviamente con solo attori francesi, e il risultato sarà interessante da vedere, è la prima volta che questo accade.
Certo gli ingredienti di Coup de chance fanno pregustare un’opera importante, adesso che il grande maestro americano sembra aver superato una fase difficile della sua vita e della sua stessa fantastica carriera per rituffarsi nei meandri della bellezza e dell’assurdità umana. E ancora una volta Venezia lo aspetta a braccia aperte, come tutti noi.

Mario Lavia

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