Il cadavere è stato trovato stamattina
Muore nel fiume Brenta scappando dalla polizia: “L’hanno picchiato”, ma la Questura di Padova nega
C’è altro dietro la morte del ragazzo di 25 anni che nel pomeriggio di ieri, 10 gennaio, è annegato nel fiume Brenta a Padova? Secondo quanto raccontata da una sua amica, Assia, ad alcune televisioni locali, l’amico stava sì sfuggendo ad un controllo della polizia, ma perché gli agenti lo avrebbero picchiato.
La ragazza avrebbe ricevuto una videochiamata da parte dell’amico durante il controllo degli agenti, nel corso del quale a detta della giovane “si vede benissimo che lo stavano picchiando”. “Adesso vedremo come muoverci, perché non è giusto“, ha aggiunto l’amica del 25enne, il cui corpo è stato recuperato questa mattina dei vigili del fuoco che già ieri avevano iniziato a perlustrare il fiume con l’ausilio dei sommozzatori, mentre la polizia aveva fatto alzare un elicottero del Reparto Volo.
Una versione, quella della condotta violenta degli agenti, respinta dalla Questura euganea. “La Questura afferma – sottolinea una nota della polizia di Stato di Padova – che al momento le dichiarazioni non trovano alcun riscontro. Ad ogni buon conto ogni approfondimento investigativo sulla vicenda sarà valutato dall’autorità giudiziaria“. Una fonte della questura ha spiegato all’Ansa che “le dichiarazioni non corrispondono alla ricostruzione della donna e i fatti sono corroborati dalla testimonianza di terzi che non fanno parte della polizia“. Gli investigatori quindi attendono l’esito degli accertamenti che disporrà la Procura “per poi agire – precisa la fonte – con una denuncia contro chi ha fatto tali affermazioni“.
Secondo la ricostruzione ‘ufficiale’ della polizia, tutto sarebbe iniziato nel pomeriggio di ieri quando una volante del commissariato Stanga, in un servizio di prevenzione, aveva deciso di controllare quattro stranieri che stavano transitando lungo una strada che corre parallela all’argine del fiume Brenta. Alla vista degli agenti, due stranieri erano fuggiti, mentre gli altri due erano sati stati bloccati.
In questo frangente il 25enne poi morto annegato nel Brenta avrebbe reagito violentemente, aggredendo e ferendo un agente, riuscendo così a divincolarsi e a tuffarsi nel fiume, benché rincorso dagli investigatori, salvo poi morire per annegamento.
La vittima per ora non è stata identificata: sui suoi vestiti gli agenti non hanno trovato alcun documento e anche il telefono reperito sembra non aver offerto informazioni utili in questo senso. Si dovrà dunque procedere con l’esame delle impronte digitali, sempre che siano presenti nel database della polizia di Stato.
L’Ansa ricorda oggi che sempre a Padova, ormai due anni fa, c’era stata una vicenda simile. Un giovane di origini africane era morto il 4 giugno 2021 dopo essersi gettato nelle acque del fiume Brenta per sfuggire alla polizia. Il ragazzo era stato sorpreso a rubare in un supermercato nella zona di Altichiero, quartiere a nord della città euganea. Era stato notato dalla security interna al negozio infilare del cibo dentro a uno zaino ed era fuggito. La polizia, giunta sul posto, lo aveva inseguito, ma il giovane si era buttato nel fiume Brenta, all’altezza di Vigodarzere: il suo cadavere venne ritrovato in zona poco dopo.
© Riproduzione riservata




