Un caso di cronaca diventato una vicenda giudiziaria seguita sostanzialmente in tutto il mondo ‘grazie’ ad una docuserie realizzata da Netflix dal titolo “Murdaugh Murders, scandalo nel profondo Sud”, ennesimo prodotto di genere ‘true crime’.

La storia di Richard Murdaugh e della sua potente famiglia ha visto però un importante esito in una aula di giustizia: la giuria riunita a Walrweboro, Carolina del Sud, ha giudicato l’avvocato 54enne colpevole dell’omicidio della moglie Margaret, 52 anni, e del figlio minore Paul, 22 anni.

Il giudice Clifton Newman ha emesso la sentenza che di fatto condanna Murdaugh al carcere a vita: nessuna pena di morte, pur vigente nello Stato, ma 30 anni per ciascun omicidio senza possibilità di libertà condizionale, con gli avvocati della difesa che hanno già annunciato la volontà di fare appello contro indagini secondo loro viziate da gravi errori.

Il processo si è chiuso in sole sei settimane e riguarda l’omicidio di moglie e figlio minore di Murdaugh, famiglia talmente potente da far ribattezzare la Low County in cui risiedevano in “Murdaugh County”. Per generazioni la famiglia era sinonimo di legge in quell’area della Carolina del Sud: Richard Murdaugh era infatti il rampollo di una ricca famiglia di avvocati e procuratori generali.

Margaret e Paul vennero uccisi il 7 giugno 2021 a colpi di fucile poco prima delle nove di sera. Richard Murdaugh si è sempre professato innocente ed in effetti contro di lui non sono emersi che indizi circostanziali, nessun testimone o arma del delitto per fare un esempio.

A ‘incastrarlo’, o quantomeno a spingere i giurati per la condanna, è stato in particolare un video postato pochi minuiti prima di morire dal figlio Paul sul social Snapchat dove si sente chiaramente la voce del padre nelle vicinanze: l’avvocato aveva sempre negato la presenza nell’area del duplice delitto, giustificando tale bugia con la dipendenza da oppioidi. Inizialmente infatti Murdaugh aveva utilizzato come alibi la presunta visita alla madre residente in una abitazione non molto distante dalla tenuta di Moselle dove sono stati trovati cadaveri moglie e figlio.

E sembra da “film Netflix” anche il presunto movente del duplice omicidio: secondo i procuratori, con l’attorney general della South Carolina Alan Wilson che dopo la sentenza ha commentato che “nessuno non importa che posto abbia nella società, è al di sopra della legge”, dietro le due morti vi sia la necessità di coprire due truffe.

Una riguarda l’aver inscenato il proprio omicidio, con l’obiettivo di far riscuotere al figlio minore una polizza sulla vita da 10 milioni di dollari, motivo per cui dall’ottobre del 2021 l’avvocato era già in carcere. L’altra riguarda la truffa nei confronti dei figli della ex domestica della famiglia, Gloria Satterfield, deceduta nel 2018 a 57 anni, cadendo dalle scale della magione dei Murdaugh in circostanze misteriose e i cui resti saranno riesumati a breve. Per nascondere le sue magagne finanziarie, ovvero il furto di milioni di dollari dal suo studio legale e dai suoi clienti per alimentare la sua dipendenza da oppioidi, circostanza che stava per diventare pubblica, secondo l’accusa avrebbe ucciso la moglie 52enne e il figlio 22enne

Una famiglia coinvolta in precedenza in altre due morti sospette. La prima di un giovane di nome Stephen Smith, morto nel 2015 dopo essere stato investito in strada: stando anche alle voci riportate nella docuserie Netflix, dietro la sua morte potrebbero esserci il figlio maggiore di Richard Murdaugh, Buster, che avrebbe avuto una relazione con la vittima, e lo stesso avvocato, che avrebbe insabbiato il tutto.

Quindi l’episodio che dà il via anche alla serie Netflix, ovvero l’incidente nautico nel 2019 in cui muore l’adolescente Mallory Beach, probabilmente causato dalla guida in stato di ebbrezza dell’imbarcazione di Paul Murdaugh, anche in questo insabbiato grazie alla famiglia.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia