Politica
Nasce l’università della Difesa, ed è già totopoltrone
Esulta l’ex ministro della Difesa Trenta in quota 5Stelle. Prosegue il progetto del Centro Alti Studi Difesa. Nel progetto ci saranno nomi di rilievo come quello del chiarissimo professor Alberto Felice De Toni che garantirà il vero standard accademico al neonato progetto ideato proprio dalla Trenta e oggi, finalmente, è in fase di realizzazione grazie alle firme dei ministri Guerini e Manfredi.
Gli occhi della Link Campus sono a cuoricino sulla Scuola che sta nascendo e che sarà l’evoluzione dell’istituto di alta formazione CASD (Centro Alti Studi Difesa) guidato dal generale Fernando Giancotti, vicino alla Senatrice Pinotti e con un curriculum eccellente per il ruolo che ricopre. Con lui, nel percorso di costituzione del complesso accademico, ci saranno i professori Angelo Tursi dell’Università di Bari e Giuseppe Recinto dell’Università di Napoli, affiancati dalla dottoressa Marina Iaderosa, dirigente della Difesa che conosce a menadito le dinamiche interne. Il team dovrà quindi curare il processo di trasformazione dell’attuale CASD in scuola di alta formazione capace di entrare nel circuito interuniversitario.
Una grande occasione che già vede l’interesse di politici e di generaloni per piazzare qualche amico. Le materie trattate saranno quelle della Difesa nei nuovi scenari cyber, ma attenzione anche alle discipline umanistiche e a quelle strategiche, utili ad affrontare le sfide future. Molto entusiasmo traspare dal Ministro Lorenzo Guerini che sottolinea l’importanza di una struttura capace di far interagire le sfere civili e militari nel dominio scientifico. A seguire la realizzazione del progetto ci sono anche i due sottosegretari Tofalo e Calvisi entrambi, fanno sapere, molto attenti al miglioramento degli standard professionali delle donne e degli uomini in divisa. Nessuna dichiarazione invece da parte degli organi di sindacati militari che non hanno manifestato interesse, rischiando così di perdere di vista un settore importante del panorama militare, al fine di rivendicare i termini di trasparenza e di merito. Il polo, che attingerà dai fondi della Difesa, grazie al Decreto Rilancio, è già presente in altri paesi esteri da diversi anni e ora, finalmente, si realizza anche in Italia, sperando che non vi siano commistioni e raccomandazioni solite.
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