Pasquale Bacco ha cambiato idea quando ha visto morire in terapia intensiva per le complicanze del contagio un ragazzo di 29 anni che sul suo smartphone aveva i video dei suoi comizi. Il medico arringava la folla alle manifestazioni No Vax. “Quella morte me la sento come una mia colpa”, ha raccontato in un’intervista a Il Corriere del Mezzogiorno. Dietro tutto il movimento, racconta Bacco, c’è “una mente economica”, una sorta di “marchio No Vax” che coinvolge ristoranti, medici, avvocati, ingegneri geometri, insegnanti, donazioni, associazioni “con 400mila euro” in banca.

Il mea culpa sulle colonne del quotidiano arriva il giorno dopo in cui il bollettino quotidiano dell’emergenza covid in Italia ha raggiunto i 150mila decessi a causa del virus. Il medico per due anni è stato un punto di riferimento per i No Vax, tra i primi, sospeso per sei mesi dall’Ordine nonostante si sia vaccinato. “Quello che dicevo era oro colato per persone impaurite e in cerca di certezza. Mi sono fatto tutti i passaggi, tutte le riunioni, ho parlato in 300 piazze. Conosco tutti i meccanismi interni, dal linguaggio che bisognava usare al sistema delle donazioni alle associazioni. Per questo ora mi temono e mi vorrebbero morto”.

Fortissime le parole che usa Bacco nelle sue risposte. Il medico di Battipaglia ammette di aver perso la razionalità, preda di un “processo pericoloso” in cui il movimento No Vax è una fede e il leader “un dio” – “una follia assoluta” – e racconta i No Vax come persone impaurite, in cerca di certezze, disposte a pagare cifre altissime per una visita e anche agli avvocati. Una sorta di “economia della paura” con class action, web e fondazioni. “Per questo c’è tanta gente che è terrorizzata che questa cosa finisca. E per questo la morte di Mimmo Biscardi, uno dei tanti pallonari creati a tavolino, non fa che portare vantaggi a questo sistema perché alimenta la voglia di rivalsa di un movimento che è una religione”.

È un vero e proprio sistema quello descritto dal medico, con tanti di interessi e infiltrazioni politiche e una macchina della comunicazione. Racconta Bacco che l’ultima volta che è salito su un palco, al Circo Massimo a Roma, a 15mila persone ha detto che i vaccini immunizzano. Ha deciso di rimediare ai suoi errori svelando i “retroscena” del movimento. Non ha fatto ricorso alla sospensione dall’Ordine perché sente di aver sbagliato.

Credo che noi che siamo saliti su quei palchi qualche morto sulla coscienza ce l’abbiamo. Siamo stati dei grandi codardi tutti noi no-vax. Andavamo nelle piazze e quando parlavamo sapevamo che le persone volevano sentire cose forti. Quindi provocavi sempre di più. E allora via con: Nei vaccini c’è acqua di fogna, le bare di Bergamo erano tutte vuote, con il Covid non è morto nessuno. Siamo stati veramente dei grandissimi bastardi, non mi nascondo, questa è la verità. Un giorno dovremmo rendere conto di queste cose. Purtroppo. Per questo ho chiesto perdono a tutti ma quel perdono non serve a nulla”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.