È entrato nel locale incurante della folla. Volto coperto, forse da una sciarpa o un passamontagna, cappello con visiera in testa e pistola tra le mani. Ha fatto il suo ingresso in pizzeria con sicurezza, senza pensarci due volte ha puntato l’arma contro i clienti e il personale. Anche un bambino ha visto puntarsi contro quella pistola. Poi il fuggi fuggi generale, con il malvivente che per rendere ancora più forte la propria minaccia, ha esploso un colpo d’arma da fuoco verso il soffitto.
La donna alla cassa è stata costretta a dargli tutti i soldi. Il ladro è poi scappato con il bottino. L’intera scena non fa certo parte di un copione scritto per una serie tv, in stile gomorra. Si è trattato, purtroppo, della nuda e cruda realtà. I fatti sono accaduti lo scorso fine settimana a Pianura, quartiere dell’area Ovest di Napoli. Un uomo ha messo a segno una rapina a mano armata in una pizzeria. L’intera azione criminale è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. Il filmato è stato pubblicato sui social divenendo presto virale e scatenando l’indignazione dei cittadini. Un episodio che ha dimostrato quanto i blitz e gli arresti da soli non bastino, se non accompagnati da un’attività di bonifica sociale.
L’altro ieri sera un’altra rapina. Sempre a mano armata e sempre in una pizzeria di Pianura. Un criminale per impadronirsi dell’incasso ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco. Questa volta il malvivente, dopo essere stato bloccato dai dipendenti e dai clienti, è stato fermato e arrestato dagli agenti della polizia. Insomma, le strade di Pianura continuano ad essere fuori controllo. Ciò dopo l’omicidio di Andrea Covelli, la faida di camorra e l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare che ha smantellato i gruppi criminali presenti sul territorio.
