Raccontare queste cose vuol dire violare la correttezza politica? O l’omertà dovuta alla propria categoria? Vuol dire rompere i confini e i limiti della buona educazione? Non lo so. Forse. Però le cose stanno esattamente così. I discorsi di Mammone e di Salvi hanno riscaldato il cuore a quelli di noi, non molti, che credono allo Stato di diritto, e considerano il garantismo un gran valore della civiltà occidentale. Però sappiamo che non cambieranno molto le cose. Che il partito dei Pm comunque resta il partito politico più forte nel nostro Paese. e che sta assumendo connotati sempre di più reazionari ed estremisti. Ha un disegno di fondo, che è quello dell’accumulo del maggior potere possibile. E nella sua strategia di potere c’è la riduzione dei diritti della difesa, l’indebolimento del ruolo degli avvocati (che sono gli unici che si oppongono), il congelamento degli aspetti più moderni dello Stato di diritto. Il disegno di una società autoritaria costruita tutta attorno al valore del giudizio, della repressione e della pena.

Grazie a Salvi, certo, e grazie a Mammone. E poi? O la politica si mette in moto e abbandona la sua tradizionale codardia, e organizza la resistenza, o i discorsi di Salvi e Mammone varranno un po’ meno di un’avemaria.

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.