Isole felici, anche letteralmente, dove il Coronavirus non è arrivato. Sono i dieci Paesi dove, secondo quanto comunicato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, il virus responsabile ad oggi di 5.351.812 morti e 273.900.334 contagi non ha fatto registrare alcun caso.

Una lista, va detto, molto particolare. Tra i dieci Paesi favoriti da una posizione geografica che da sempre li isola dal resto del mondo, o una popolazione particolarmente ridotta.

Tra questi vi sono la nazione insulare di Tuvalu nel Pacifico Meridionale (Oceania), c’è il territorio indipendente della Nuova Zelanda Tokelau, ci sono i territori britannici d’oltremare dell’isola di Sant’Elena e delle Isole Pitcairn, il piccolo Stato insulare di Niue, la Repubblica di Nauru sempre in Oceania, gli Stati Federati di Micronesia, la Repubblica di Kiribati nell’Oceano Pacifico centrale.

I CASI COREA DEL NORD E TURKMENISTAN – A questi otto vanno poi aggiunti due nazioni in cui i zero casi di Covid-19 sono quantomeno discutibili: una è la Corea del Nord, la nazione guidata dal dittatore Kim Jong-un che ad oggi non ha mai comunicato casi di positività al virus ma che viene considerato dagli esperti un dato poco attendibili; l’altro Paese è il Turkmenistan, altro regime nel cuore dell’Asia centrale con oltre 5 milioni di abitanti.

Dal 2007 il Turkmenistan è guidato da Gurbanguly Berdimuhamedow, che amministra il Paese esercitando il controllo assoluto su ogni aspetto della vita pubblica. Zero casi nonostante i vicini abbiano numeri di infezioni alti: è il caso di Uzbekistan, Iran, Kazakistan, Afghanistan. Il Turkmenistan, isola felice, non ne ha comunicato neanche uno all’Organizzazione mondiale della sanità.

Berdimuhamedow che aveva di fatto negato l’esistenza del Covid-19 nel suo Paese, iniziando a prendere provvedimenti come l’obbligo di mascherina “per contrastare la polvere nell’aria”.

LE ISOLE FELICI – Se i numeri forniti dai due regimi sono quantomeno dubbi, le altre otto micronazioni o territori possono contare su più fattori che hanno contributo all’assenza di casi, in particolare posizione geografica e bassa densità abitativa.

Tra queste Nauru, la repubblica indipendente più piccola del mondo e nota per la presenza del centro di detenzione australiano dove il governo ‘aussie’ blocca i richiedenti asilo; oppure i territori britannici d’Oltreoceano delle isole Pitcairn e Sant’Elena, quest’ultima storicamente utilizzata come luogo di esilio per i prigionieri.

Redazione

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