La proposta al vaglio del comitato scientifico della Lombardia
Quarantena raddoppiata, l’ipotesi: “L’infezione può durare fino a 47 giorni”
La Lombardia potrebbe prolungare il periodo di quarantena delle persone risultate positive al coronavirus. È l’ipotesi che emerge dal comitato scientifico della Regione Lombardia. Il tempo di isolamento potrebbe quindi passare dai 14 giorni da sempre considerati sufficienti per la scomparsa dell’infezione ad almeno 28 giorni.
“Nelle persone che abbiamo osservato i tempi di scomparsa dell’infezione sono più lunghi di quanto ci aspettavamo”, ha dichiarato in un’intervista a Rainews24 Claudio Colosio, responsabile di unità operativa ospedaliera di medicina del lavoro dell’ospedale San Paolo di Milano. Tali tempi “vanno su una media di 22, 28 giorni – ha continuato Colosio – con estremi che arrivano anche a 46, 47 giorni”.
Colosio, che fa parte del comitato scientifico della Regione Lombardia, ha esposto alcuni dati dell’indagine. “Tra i 12 e 14 giorni – ha dichiarato Colosio – si negativizza meno del 7%. Un ulteriore 11% in 16 giorni, e un ulteriore 7% in 17. Vuol dire che a 17 giorni arriviamo al 25%. Quindi, ipotizzando di fare questo tipo di accertamento su grandi numeri, potrebbe essere ragionevole posticipare un po’ il momento dell’accertamento per evitare di dover ripetere l’approccio dei tamponi”.
L’ipotesi avanzata sul tavolo dallo studio potrebbe cambiare le prospettive sulle quali si sta programmando la fase 2 di riapertura. E anche l’approccio con la quale si è risposto a molti casi di contagio, spesso asintomatici o paucisintomatici, in quarantena presso le proprie abitazioni, in isolamento domiciliare. La Lombardia ha chiesto al governo di poter riaprire le attività produttive dal prossimo 4 maggio con un piano delle “quattro D”. La Regione resta la più colpita in Italia dal coronavirus con 62.153 e 11.377 decessi, più della metà dei decessi totali italiani, 21.645.
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