La Corte di Cassazione ha ritenuto utilizzo mascherina come aggravante
Rapina con la mascherina, avvocato si prende la scena: “Mio cliente voleva tutelare le vittime dal Covid”

“Il mio cliente indossava la mascherina durante la rapina per proteggere le persone presenti dal covid e non solo per coprirsi il volto”. E’ la motivazione fornita da un avvocato durante il processo in corso presso la Corte di Appello di Napoli. Parole che hanno fatto sorridere i presenti, compreso il giudice e il sostituto procuratore generale. Protagonista il legale Fabrizio De Maio, difensore di uno dei due imputati, un uomo di 34 anni, accusati di rapina a mano armata in concorso.
De Maio è riuscito a far ottenere ottenere una condanna più bassa rispetto a quanto avvenuto in primo grado. Il suo cliente è stato infatti condannato a due anni con pena sospesa: una decisione dovuta non alla battuta del legale sulla mascherina ma grazie al fatto che il 34enne era incensurato. Non è andata bene invece al complice che si è visto confermare dai giudici la stessa condanna avuta in primo grado.
La Cassazione: “Reato rapina aggravato se con mascherina”
Lo scorso gennaio la Corte di Cassazione ha stabilito che il reato di rapina è aggravato se compiuto indossando, appunto, la mascherina. Respinto il ricorso di un uomo che era stato condannato sia in primo che secondo grado per rapina con l’applicazione dell’aggravante relativa al travisamento del volto. Il rapinatore si era rivolto alla Suprema Corte facendo invece leva sul fatto che in periodo di emergenza Covid non avrebbe potuto compiere la rapina senza la mascherina, essendo quest’ultima imposta per legge.
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