Mezzo milione di voti e sentirli tutti. Il peso delle scorse europee non è stato indifferente ad Antonio De Caro, che dopo settimane di tentennamenti ha dato il suo sì ad Elly Schelin ufficializzando la candidatura in Regione. Una foto può valere più di mille parole: venerdì sotto il palco di Bisceglie, la segretaria è raggiante e fa del suo meglio per sorridere, l’eurodeputato scuro in volto. “Ho sofferto”, racconta a Repubblica ripercorrendo le tappe che lo hanno portato ad accettare la candidatura.

Il sì alla corsa pugliese era arrivato solo poco tempo prima, mentre Schelin attendeva impaziente in una sala nell’aeroporto Karol Woytila di Bari. Un teatrino che i pugliesi “non si meritavano”, come dirà lo stesso Decaro, combattuto tra dissidi interiori e la concorrenze di Emiliano. “Andare via da Bruxelles mi costa, ma in politica vai dove di porta la gente”. E il calore della gente l’ha sentito questa estate, quando ha girato tutta la regione per presentare il suo libro: “Davanti a quell’abbraccio non potevo girare le spalle al mio popolo. Non l’ho mai fatto e non lo farò nemmeno questa volta”.  Il sì alla candidatura, forse, è arrivato anche dopo un colloquio con il papà, raccontato a Repubblica: “Ma non è che sto tornando indietro? Bruxelles è stato un passo importante della mia carriera”, confida di aver domandato a suo padre. La risposta ricevuta è stata quella che ci si aspetta da un genitore: “Se tu avessi voluto fare carriera nella vita, saresti dovuto restare all’Anas”.

Emiliano si fa da parte e diventa papà

Sulla concorrenza del governatore uscente Emiliano invece, via libera di Schelin: “Emiliano qualche giorno fa mi ha dato la disponibilità a non candidarsi – ha ribadito al Corriere della Sera –  e lo ringrazio perché con la generosità e lo spirito di squadra ci aiuterà a costruire una pagina di futuro in Puglia e a fare spazio a una nuova classe dirigente. E sono certa che continuerà a dare il suo contributo sia per la Puglia sia oltre i confini della sua Regione”. Per qualche giorno le elezioni saranno fuori dai pensieri dell’ex sindaco di Bari, da quando ieri è nata Maria Antonietta: la quarta figlia,  la prima con la compagna Valeria Gentile, artista e fotografa originaria di Monopoli.

La strada di Decaro

In merito all’altra grande richiesta di Decaro invece, la segretaria non ha potuto alcunché sulla presenza di Nichi Vendola: “È la lista di Avs”, che ha creato risentimenti anche nello stesso Emiliano. Vendola sarà capolista per un posto da consigliere regionale, guidando una nuova classe politica all’insediamento, poi lascerà – verosimilmente – per traslocare in Parlamento alle prossime politiche. Decaro ha la sua strada in Puglia, quella in politica – assicura – è invece fuori dai meccanismi di partito. Anche se il fisico da segretario nazionale era quasi formato: “È Elly la mia segretaria. E litigare con lei è impossibile. Ma sì, in questi giorni abbiamo discusso, duramente”.

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