Le ultime indiscrezioni sull'oligarca russo
Abramovich tra prestiti e tentativi per scongiurare le sanzioni Usa: “A Kiev per incontrare i negoziatori di Zelensky”
Che fine ha fatto Roman Abramovich? L’ultima apparizione pubblica dell’oligarca russo, ormai ex patron del Chelsea, risalgono a fine marzo, quando si è seduto al tavolo dei negoziati tra Ucraina e Russia avvenuti a Istanbul. Da quell’incontro di lui si sono perse le tracce.
Ma, secondo alcune indiscrezioni, il magnate russo starebbe continuando a portare avanti i tentativi di mediazione tra le parti, cercando personalmente di smuovere Putin e Zelensky. Per un motivo nobile: ossia arrivare alla risoluzione del conflitto. Ma anche, e soprattutto, per salvare se stesso.
Abramovich e il timore delle sanzioni Usa
I dialoghi per la pace sono fermi al palo dagli avvenimenti di Bucha. Secondo Kiev, le atrocità commesse dall’esercito russo (negate dal presidente russo) hanno inasprito il tavolo. Per Putin è l’Ucraina che non starebbe più trattando seriamente. “Senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina” ha ribadito ieri 26 aprile lo ‘zar’, incontrando il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
Ma gli ucraini, anche complici le vittorie sul campo di battaglia, non intendono cedere, parlando di integrità territoriale del loro Paese. Roman Abramovich, però, non ha molto tempo. Se il suo ruolo di mediatore non dovesse funzionare, rischia di essere inserito nella lista degli oligarchi sanzionati anche dall’amministrazione Usa, secondo quanto riferito da Bloomberg. Sarebbe un disastro considerando che ha già subito pesantissime sanzioni da parte del Regno Unito, e ha i conti congelati. Tanto da essere rimasto senza soldi e aver provato a rivolgersi agli amici vip americani per poter far fronte almeno alle spese del suo personale: 700mila dollari a settimana. Richieste però cadute nel vuoto.
Il ‘giallo’ dell’incontro a Kiev
Circa dieci giorni fa l’oligarca è volato a Kiev per confrontarsi con il capo dello staff presidenziale Andrej Yermak e con i negoziatori di Zelensky. Un incontro riservato e che non è stato confermato ufficialmente: anzi, il portavoce di Abramovich l’ha smentito. Ma qualcosa in realtà è trapelato. Qualche giorno fa è stato lo stesso presidente ucraino a confermare la visita: “Per quel che so io, e io so molto, lui fa parte del gruppo russo dei negoziatori. Lui è stato a Kiev. Non sono pronto a discutere il formato del suo incontro” ha dichiarato.
Per Roman Abramovich c’è molto, troppo in gioco. E così, in una corsa contro il tempo, l’oligarca russo starebbe continuando a promuovere la pace, per scongiurare l’intervento di Washington sui suoi beni.
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