I toni tra Russia e Stati Uniti diventano sempre più duri nel 62esimo giorno di conflitto in Ucraina. Il segretario della Difesa Usa Lloyd Austin, dopo la missione a Kiev, ha annunciato l’intenzione che Mosca esca “indebolita” da questo conflitto, il suo omologo russo, Serghei Lavrov, ha detto che il rischio di una terza guerra mondiale è “considerevole”, e che la consegna di armi da parte della Nato all’Ucraina significa, “in sostanza”, che la Nato è in guerra con la Russia.

Intanto sembra concreta anche l’ipotesi che il conflitto si possa allargare ad altri Paesi dopo le esplosioni in un edificio amministrativo della capitale della Transnistria, repubblica separatista filorussa della Moldova. La Russia ha bombardato cinque stazioni ferroviarie provocando almeno 5 morti. Il Cremlino ha rivendicato i raid affermando di aver distrutto gli snodi usati per il trasposto di “veicoli stranieri”, le armi dirette al fronte del Donbass.

Una nuova fossa comune è stata scoperta vicino Mariupol, nel villaggio di Stary Krym. In giornata a Mosca arriva il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Una missione, la sua che ha poche possibilità di successo, visto che la Russia di Putin esclude per il momento la possibilità di un cessate il fuoco. Sempre oggi, a Ramstein, in Germania, si riuniscono i rappresentanti di circa 40 Paesi, invitati dagli Stati Uniti a discutere di come rafforzare la difesa dell’Ucraina.

LA DIRETTA

ORE 21:00 – STOP AL GAS RUSSO IN POLONIA – Gazprom interromperà da domani mattina le forniture di gas alla Polonia attraverso il gasdotto Yamal. La notizia fa letteralmente schizzare il prezzo del gas naturale in Europa, che al Ttf, l’hub olandese di riferimento, va ben oltre la soglia dei 100 euro per megawattora e aumenta fino al 17%. Per poi ripiegare solo a fine giornata al +7% a 99,18 euro. A inizio giornata la PGNiG (principale società di gas polacca) aveva annunciato che non avrebbe pagato il gas in rubli come richiesto da Mosca. Dalle 8:00 locali di domani le forniture saranno interrotte, come comunicato dalla stessa PGNiG. Il 55% delle importazioni di gas della Polonia proviene dalla Russia. Varsavia aveva già adottato misure come l’espansione di un terminal a Swinoujscie, nel nord-ovest della Polonia, e la costruzione di un nuovo gasdotto dalla Norvegia.

ORE 20:30 – GUERINI: “NUOVE ARMI A KIEV DALL’ITALIA” – Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, oggi a Ramstein, in Germania, dov’era in corso il “Gruppo di consultazione per il supporto all’Ucraina” organizzato dal Segretario alla Difesa degli Stari Uniti, Lloyd James Austin, ha annunciato l’invio di un nuovo pacchetto di armi all’Ucraina. “L’Italia continuerà a fare la propria parte sulla base delle indicazioni decise dal Parlamento italiano. Da questo punto di vista, ci sarà un nuovo invio da parte italiana di equipaggiamenti militari, indispensabili per continuare il supporto alla resistenza ucraina”. Il secondo decreto interministeriale è quindi in via di finalizzazione. Giovedì al Copasir l’audizione del ministro sugli aiuti militari. La lista sarà secretata come per la prima tranche.

ORE 19:45 – LA MOLDAVIA METTE IN ALLERTA FORZE SICUREZZA – Dopo l’esplosioni e le tensioni nei giorni scorsi in Transnistria, la Moldavia ha messo in allerta le forze di sicurezza. Aumentata al massimo livello l’allerta terrorismo.

ORE 19:00 – PUTIN: “SENZA CRIMEA E DONBASS ACCORDO IMPOSSIBILE” – “I colloqui vanno avanti, si tengono online, speriamo che ci siano risultati positivi. Ma senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina”, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, incontrando il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Putin ha parlato di messinscena nel massacro di Bucha e ha sostenuto che l’esercito russo “non ha nulla a che fare con quello che è avvenuto”.

ORE 18:45 – CONTE: “NO AD AIUTI CHE ESULANO DA DIRITTO DI DIFESA” – “Il M5s si oppone all’invio di aiuti militari e a controffensive che esulino dal perimetro del legittimo esercizio del diritto di difesa di cui all’articolo 51 della Carta dei diritti dell’uomo”, ha dichiarato il capo politico del M5s Giuseppe Conte.

ORE 18:20 –  IL SEGRETARIO DI STATO USA BLINKEN: “PUTIN NON E’ SERIO SUI NEGOZIATI” – Gli Stati Uniti “non hanno visto ancora segnali che Vladimir Putin sia serio su negoziati significativi nel conflitto ucraino”. A dirlo, nel corso di una audizione in Senato, è stato il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Il ‘ministro degli esteri’ statunitense ha anche sottolineato che c’è “un crescente profondo scetticismo” tra i Paesi europei in merito alla risposta della Cina sull’invasione russa dell’Ucraina.

ORE 17:30 – IL GENERALE USA MILLEY: “PRENDIAMO SUL SERIO MINACCE NUCLEARI RUSSE” – Gli Stati Uniti “monitorano con attenzione e prendiamo seriamente le minacce nucleari da parte della Russia”. A dirlo, in una intervista alla Cnn da Ramstein, in Germania, dove si è tenuto una riunione della Nato, è stato il capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley.

Il riferimento di Milley era alle parole pronunciate nella serata di ieri da Sergei Lavrov, ministro degli esteri di Mosca, che alla tv pubblica aveva parlato di “rischi considerevoli” che il conflitto in Ucraina possa trasformarsi nella Terza guerra mondiale. “Il pericolo è reale, non dobbiamo sottostimarlo”, aveva detto.

ORE 17:10 – RUSSIA SOSPENDE FORNITURE GAS ALLA POLONIA – Il sito polacco Onet, ripreso dall’agenzia russa Tass, scrive che la Russia avrebbe sospeso le forniture di gas alla Polonia in base al contratto Yamal. Onet in particolare cita fonti governative e del settore energetico di Varsavia, secondo cui una squadra di crisi si è riunita presso il ministero del Clima polacco per affrontare il caso.

ORE 17:00 – LEADER DELLA TRANSNISTRIA ACCUSA KIEV: “TRACCE DEGLI ATTACCHI TERRORISTICI PORTANO IN UCRAINA” – “Le tracce degli attacchi terroristici in Transnistria portano all’Ucraina”. Lo ha detto il presidente dell’autoproclamata repubblica filorussa della Transnistria, Vadim Krasnoselsky, citato da Interfax, spiegando che si tratta dei “primi risultati delle attività operative e investigative urgenti”. “Credo che coloro che hanno organizzato questi attacchi cerchino di trascinare la Transnistria nel conflitto”, ha aggiunto Krasnoselsky.

ORE 16:40 – EUROPA VERSO MESSA AL BANDO PETROLIO RUSSO DOPO VIA LIBERA GERMANIA – L’Europa è più vicina alla messa al bando del petrolio russo. Una novità che arriva dopo che la Germania ha comunicato di essere ormai vicinissima “all’indipendenza dal petrolio russo. E oggi posso dire che un embargo è diventato gestibile”, ha detto a Varsavia il ministro tedesco dell’Economia e del Clima, Robert Habeck. Con l’accelerazione di Berlino, il Paese più restio al bando del petrolio russo, la possibilità che il sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue contro Mosca contenga questa misura è ormai concreta.

Sempre oggi, a margine della riunione Nato di Ramstein, la Germania ha deciso dopo giorni frenetici di dibattiti e polemiche, di inviare blindati Gepard dotati di sistemi anti-aerei in Ucraina per rafforzare le truppe di Kiev.

ORE 16:10 – INIZIATO A KIEV SMANTELLAMENTO MONUMENTI LEGATI ALLA RUSSIA E UNIONE SOVIETICA – Il sindaco della capitale ucraina Kiev, Vitali Klitschko, ha annunciato su Facebook che nella città è in corso l’opera di smantellamento di circa 60 monumenti legati alla Russia e all’Unione Sovietica. Lo smantellamento è iniziato oggi e contiamo di finirlo in serata”. Tra le altre viene smantellata una struttura “8 metri di metallo” intitolata alla cosiddetta ‘amicizia dei due popoli’.

ORE 15:10 – IL NEGOZIATORE UCRAINO PODOLYAK: “MOSCA VUOLE DESTABILIZZARE LA TRANSNISTRIA. SE CADIAMO, TRUPPE A CHISINAU” – “La Russia vuole destabilizzare la regione della Transnistria e suggerisce che la Moldova dovrebbe aspettare ospiti. Cattive notizie: se domani cade l’Ucraina, le truppe russe saranno alle porte di Chisinau. Buone notizie: l’Ucraina garantirà sicuramente la sicurezza strategica della regione. Ma dobbiamo lavorare come una squadra”. A scriverlo, in un post su Twitter, è stato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

ORE 14:55 – MOSCA RISPONDE A LONDRA: “CON LOGICA INGLESE NOI POSSIAMO COLPIRE OBIETTIVI NATO” – Dato che per il viceministro della Difesa del Regno Unito James Hippi “è assolutamente legittimo che l’Ucraina colpisca in profondità la Russia per violare la logistica, se queste forniture non vengono violate, porteranno direttamente a morti e spargimenti di sangue sul territorio ucraina”, allora la Russia “potrebbe attaccare obiettivi militari sul territorio di quei paesi Nato che forniscono armi al regime di Kiev? Del resto questo porta direttamente a morti e spargimenti di sangue nel territorio dell’Ucraina”. Lo scrive su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova.

ORE 14:45 – LAVROV: “UCRAINA RISULTATO DI ESPANSIONE NATO, CON ARMI OCCIDENTALI A KIEV NESSUN RISULTATO DAI NEGOZIATI” – Alle parole di Guterres ha risposto Lavrov. Per il ministro degli Esteri russo “se continuerà” l’invio di armi dall’Occidente all’Ucraina, “dal negoziato difficilmente sortirà un risultato”. Una situazione, quella in Ucraina, che per il fedelissimo di Putin è “il risultato dell’espansione incontrollata della Nato” a est.

Lavrov che ha inoltre chiarito come Mosca sia pronta a collaborare con le Nazioni Unite per aiutare i civili in Ucraina: “I nostri obiettivi sono principalmente proteggere la popolazione civile e siamo pronti a collaborare con i nostri colleghi delle Nazioni Unite per alleviare la difficile situazione della popolazione civile”, ha detto Lavrov, che però ha anche definito come una “messinscena strappalacrime” i negoziati a Mariupol all’acciaieria Azovstal.

ORE 14:00 – IL SEGRETARIO ONU GUTURRES: “INDAGINE INDIPENDENTE SU CRIMINI DI GUERRA RUSSI, A MOSCA COME MESSAGGERO DI PACE” – “Sono venuto a Mosca come messaggero di pace. Il mio piano è strettamente collegato al salvataggio di vite e alla riduzione della sofferenza”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres al termine dell’incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Mosca, spiegando di aver avuto con lui un “dialogo molto aperto”.

Guterres ha quindi proposto per consentire corridoi umanitari sicuri un “gruppo di contatto umanitario con Russia e Ucraina perché questi corridoi siano rispettati. A Mariupol la situazione è preoccupante, serve un lavoro coordinato per consentire le evacuazioni sicure nelle direzioni che sceglieranno”.

Quanto al conflitto, “è chiaro che ci sono due posizioni diverse – ha sottolineato Guterres – secondo la Federazione russa, quello che sta avvenendo è un’operazione militare speciale con un obiettivo non ancora annunciato. Per le Nazioni Unite, l’invasione russa dell’Ucraina è una violazione dell’integrità territoriale. Tuttavia sono fortemente convinto che prima si mette fine alla guerra meglio sarà per tutti”.

Il numero uno dell’Onu ha anche sottolineato che i “possibili crimini di guerra” commessi in Ucraina “richiedono un’indagine indipendente per avere dei risultati affidabili”.

ORE 13:10 – DALLA MOLDAVIA: “DIETRO ATTACCHI IN TRANSNISTRIA TENTATIVI DI TRASCINARCI IN GUERRA” – Una strategia per trascinare il Paese in un conflitto armato. Per Vlad Batrincea, segretario del Partito dei Socialisti moldavi, dietro le esplosioni avvenute in Transnistria ci sarebbe la mano del Cremlino.

Seguiamo con grande preoccupazione i crescenti tentativi di forze esterne di trascinare il nostro Paese in un conflitto armato. Il PSRM ha ripetutamente sottolineato che la Moldavia deve mantenere lo status di neutralità sancito dalla nostra costituzione, e la leadership di Chisinau e l’intera classe politica devono escludere qualsiasi azione provocatoria che potrebbe avere conseguenze disastrose per il Paese”, ha scritto Batrincea sui social.

ORE 12:50 – COLLOQUIO TELEFONICO TRA ERDOGAN E PUTIN – Questa mattina c’è stato un colloquio telefonico fra il presidente russo Putin e quello turco Erdogan, con al centro ovviamente la questione ucraina.

A renderlo noto è stato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Erdogan, riporta l’agenzia turca Anadolu, ha sottolineato la necessità di proseguire con il processo negoziale di Istanbul per arrivare alla pace: Ankara continuerà a fare tutti gli sforzi necessari per contribuire a garantire una pace duratura tra Russia e Ucraina, ha detto

ORE 12:40 – CREMLINO SEGUE “DA VICINO” E “CON PREOCCUPAZIONE” NOTIZIE DALLA TRANSNISTRIA – Il Cremlino “segue da vicino” la situazione in Transnistria e le notizie che arrivano sono “preoccupanti”. Lo ha sottolineato il portavoce Dmitri Peskov, alla luce dei tre attacchi “terroristici” denunciati dalle autorità di Tiraspol nelle ultime 24 ore. “Al momento, non sono stati previsti contatti” tra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologa moldava Maia Sandu, ha aggiunto Peskov.

La Moldavia, che non riconosce l’autoproclamata repubblica filorussa che confina con l’Ucraina, ha indetto una riunione del Consiglio supremo di sicurezza, dopo che ieri aveva lanciato l’allarme su incidenti visti come “pretesti per creare una escalation”.

ORE 12:00 – CONSIGLIO DI SICUREZZA TRANSNISTRIA DENUNCIA “ATTACCO TERRORISTICO” – Il Consiglio di sicurezza della regione separatista moldava della Transnistria ha denunciato “un attacco terroristico” a una unità militare vicino alla capitale Tiraspol. Secondo le autorità locali ci sono stati tre attacchi nella regione, con bombe sul quartiere generale della Sicurezza e due esplosioni contro antenne radio del centro radio Pridnestrovian anche noto come “Trasmettitore Grigoriopol”, vicino Maiac.

ORE 11:30 – VIA LIBERA DI LONDRA AD ATTACCHI UCRAINI DIETRO LE LINEE RUSSE CON ARMI BRITANICHE – Il viceministro britannico della Difesa, James Heappey, ha dichiarato ai media britannici che il governo di Boris Johnson ha dato il suo via libera ad attacchi ucraini contro obiettivi militari dietro le linee russe, anche se le armi utilizzate sono state fornite dal Regno Unito.

ORE 10:50 – TRUPPE NELL’ACCIAIERIA DI MARIUPOL CHIEDONO EVACUAZIONE IN TURCHIA – Le truppe ucraine rimaste bloccate nell’acciaieria Azovstal di Mariupol chiedono di essere evacuati in Turchia invece che nelle zone dell’Ucraina sotto il controllo di Kiev. A dirlo è il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Denis Pushilin, secondo quanto riporta la Tass, informazione che potrebbe essere anche semplice propaganda.

“Stanno contattando le nostre forze e l’esercito russo, stanno cercando di negoziare le migliori condizioni per la loro resa. Non si fidano molto di Kiev. Hanno detto che vogliono andare in Turchia piuttosto che essere evacuati nelle aree controllate dall’Ucraina. È una delle opzioni. Hanno intenzione di deporre le armi là”, ha detto Pushilin.

Proprio dall’acciaieria questa mattina fuoriesce una densa nube di fumo nero, come riporta su Twitter NextaTv, il media di opposizione bielorusso, che pubblica due immagini della nube nera che si alza dalla fabbrica.

ORE 10:35 – UCRAINA CHIEDE “ARMI, ARMI, ARMI” -La deputata ucraina Lesia Vasylenko ha inviato un messaggio agli alleati della Nato riuniti oggi presso la base aerea di Ramstein, in Germania, dov’è in corso una riunione dei ministri della Difesa, per discutere della situazione in Ucraina.

“I ministri della Difesa di 40 paesi si incontreranno oggi a Ramstein per discutere di armare l’Ucraina. E diciamo ancora e ancora: armi, armi, armi! Abbiamo bisogno di armi per restare in piedi e difendere i valori dell’umanità”, ha scritto Vasylenko su Twitter.

ORE 10:05 – MISSILI RUSSI A QUOTA BASSA SOPRA LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA – Due missili da crociera lanciati dall’esercito russo hanno volato a bassa quota questa mattina sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nell’Ucraina sud-orientale. Lo riferisce il servizio stampa di Energoatom, l’operatore nucleare statale dell’Ucraina, citato da Ukrinform.

“Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo”, ha detto il Ceo di Energoatom Petro Kotin.

ORE 9:20 – PRESIDENTE DUMA RUSSA: “RICONOSCERE UCRAINA COME STATO TERRORISTA” – L’Ucraina andrebbe riconosciuta come uno Stato terrorista e il presidente Volodymyr Zelensky dovrebbe esserne ritenuto responsabile. A chiederlo è stato Vyacheslav Volodin, presidente della Duma russa, sul proprio canale Telegram.

“Dopo aver scatenato una guerra contro il proprio stesso popolo, Kiev sta ora prendendo di mira civili di altri paesi”, ha detto Volodin, intrepretando questo fatto come conseguenza del sostegno all’ideologia neo-nazista. “L’Ucraina deve essere riconosciuta come Stato terrorista, e Zelensky dovrebbe esserne considerato responsabile”, ha aggiunto Volodin, sottolineando che quelli che sono colpevoli di complottare l’uccisione di giornalisti russi “dovrebbero essere uccisi”, come riporta l’agenzia russa Tass.

ORE 8:50 – NUOVE ESPLOSIONI IN TRANSNISTRIA, COLPITO CENTRO DI TRASMISSIONE RADIO – Dopo gli attacchi già registrati il 25 aprile, nuove esplosioni sono avvenute questa mattina in Transnistria, la Repubblica separatista filorussa della Moldavia. Come riferisce l’agenzia russa Tass, il centro di trasmissione della radio russa è stato colpito ed è saltato in aria

Notizia confermata dal ministero degli Interni della Transnistria, citato dalla Reuters, che riferisce di due esplosioni che avrebbero colpito le antenne radio interrompendo le trasmissioni. Non si registrano feriti.

ORE 8:00 – KIEV: “ZAPORIZHZHIA SOTTO ATTACCO” – La città ucraina di Zaporizhzhia è sotto attacco russo da questa mattina. Lo riferisce l’amministrazione militare della regione su Telegram, secondo quanto riporta la stampa ucraina, confermando quanto preannunciato nella nota dei servizi britannici. Gli attacchi sono cominciati prima delle 7 locali, ma i dettagli verranno forniti successivamente. Secondo Ukrinform, l’esercito russo si sta muovendo verso la città sullo Dniepr dopo aver riorganizzato le sue forze con questo obiettivo.

ORE 6:00 – MOSCA: “ATTACCHI UCRAINI NELLA REGIONE RUSSA DI BELGOROD” – L’insediamento di Golovchino, nella regione russa di Belgorod, è stato nuovamente bombardato dall’Ucraina, secondo Mosca. Diverse strutture disabitate e quattro case sono state danneggiate e non ci sono state vittime, ha detto il governatore della regione Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram. Golovchino era già stato bombardato il 19 aprile, sempre secondo Mosca, con un bilancio di tre feriti. Ieri altre segnalazioni di presunti bombardamenti ucraini sempre nella regione dell’estremo occidente russo che confina a ovest e sud con l’Ucraina.

ORE 5:30 – BOMBARDAMENTI SU STRUTTURE CIVILI A MYKOLAYIV – Le forze russe hanno lanciato attacchi missilistici contro infrastrutture civili della città costiera di Ochakiv, nella regione meridionale ucraina di Mykolayiv. Lo rendono noto le autorità locali, citate dal Kyiv Independent. L’amministrazione militare regionale riferisce che le truppe di Mosca hanno utilizzato lanciarazzi Smerch per colpire edifici civili e strutture residenziali. Il bilancio delle vittime è al momento di un civile ferito

ORE 3:30 – COPRIFUOCO NOTTURNO A KIEV – A Kiev è in vigore il coprifuoco notturno, dalle 22 alle 5 del mattino, dal lunedì al venerdì. In un post su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Pavliuk, ha motivato la decisione con la necessità di proteggere la popolazione dalle “azioni provocatorie” della Russia.

ORE 3:15 – KIEV: “TERZA GUERRA MONDIALE? DICONO COSI’ PERCHÉ MOSCA STA PERDENDO” – La minaccia del pericolo di una terza guerra mondiale mostra che la Russia sta capendo che perderà nel conflitto in Ucraina, secondo il ministro degli Esteri ucraino. “La Russia – scrive Kuleba sul suo profilo Twitter – perde l’ultima speranza di spaventare il mondo nel suo sostenere l’Ucraina. Da qui il discorso di un ‘reale’ pericolo di terza guerra mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale”.

ORE 3:00 – KULEBA: “LAVROV NON È PRONTO PER UN NEGOZIATO SERIO” – “Non credo che Sergei Lavrov sia pronto per una trattativa seria” e che la Russia sia pronta a trovare “soluzioni al tavolo dei negoziati”. Lo dice in un’intervista all’Associated Press il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Ma se vedrò un cambiamento nell’atteggiamento di Mosca e che sono pronti a cercare seriamente soluzioni reciprocamente accettabili, supererò il mio disgusto e mi siederò con lui a parlare”, ha aggiunto. Per Kuleba, prima Putin accetterà di incontrare Zelensky, più sarà probabile che si avvicini il momento della fine della guerra.”Ho fiducia nel mio presidente, è preparato e sa come negoziare”, ha insistito.

Ukrainian Foreign Minister Dmytro Kuleba answers a question during an interview with Associated Press at the Foreign Affairs Ministry in Kyiv, Monday, April 25, 2022. (AP Photo/Francisco Seco)

ORE 2:30 – ZELENSKY: “QUI SI DECIDE IL DESTINO DEL MONDO DEMOCRATICO” – “Tutti nel mondo, anche coloro che non ci sostengono apertamente, concordano sul fatto che è in Ucraina che si decide il destino dell’Europa, il destino della sicurezza globale, il destino del sistema democratico”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso.

ORE 2:15 – KULEBA: “GUTERRES CHIEDA A PUTIN L’EVACUAZIONE DI MARIUPOL” – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di premere con Vladimir Putin per l’evacuazione della città di Mariupol nella sua visita al Cremlino di oggi. “È un cosa che l’Onu è in grado di fare”, ha detto Kuleba in un’intervista all’Associated Press esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa “cadere nella trappola” di Mosca. Kuleba ha anche espresso apprezzamento per la visita a Kiev dei segretari di Stato e alla Difesa americani Antony Blinken e Lloyd Austin, definendoli “due rappresentanti del Paese che ha fatto di più per l’Ucraina”.

ORE 1:30 – A KHARKIV 4 MORTI E 9 FERITI – Quattro persone sono state uccise e nove ferite nel bombardamento di Kharkiv. Lo ha reso noto il governatore della regione Oleh Synegubov.

ORE 1:00 – ATTACCHI CONTRO LA REGIONE DI SUMY – Quattro attacchi sono stati lanciati ieri sera contro la regione nordorientale ucraina di Sumy dal territorio della Russia. Lo riporta il Servizio della guardia di frontiera ucraina, citato dall’agenzia Ukrinform. In particolare, spiega la fonte, armi pesanti sono state sparate dal villaggio russo di Tiotkino in direzione di quello ucraino di Rivne nel distretto di Konotop. Sono state registrate un totale di 15 esplosioni. Si è sentito anche il fuoco di armi leggere nella zona di confine vicino allo stesso villaggio. Altre due esplosioni, a seguito dell’uso di armi pesanti, sono state registrate tra i villaggi di Buniakino e Nova Sloboda nello stesso distretto.

ORE 00:15 – RUSSI CONTROLLANO CONSIGLIO COMUNALE DI KHERSON – I russi hanno preso il controllo dell’edificio del consiglio comunale di Kherson, nel Sud dell’Ucraina: lo ha reso noto il sindaco della città, Ihor Kolykhayev.

ORE 00:00 – BLINKEN: “PROVE EVIDENTI CHE BATTAGLIA PER KIEV È STATA VINTA” – “Durante il nostro viaggio, io e il segretario alla Difesa Lloyd Austin abbiamo preso un treno per Kiev dalla Polonia. Abbiamo visto persone per le strade e prove evidenti che la battaglia per Kiev è stata vinta”. Lo ha dichiarato su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Ma sappiamo – ha aggiunto – che questo è in netto contrasto con altre parti dell’Ucraina, dove l’esercito russo continua a commettere atrocità”. “Gli ucraini si difendono, sono forti e lo stanno facendo con il supporto che abbiamo coordinato letteralmente da tutto il mondo”, ha aggiunto Blinken.

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