Il conflitto al suo 61esimo giorno
Guerra Ucraina – Russia, Kiev: “Colpite 5 stazioni”. Granate contro ministero in Transnistria. Putin: “Usa e Ue vogliono distruggerci dall’interno”
Il 24 febbraio, quando tutto ha avuto inizio, probabilmente nessuno poteva immaginare che la guerra sarebbe arrivata al suo 61esimo giorno di conflitto. In Ucraina si combatte da oltre due mesi, nessuna tregua nemmeno per la Pasqua ortodossa. E la situazione è sempre più delicata. L’offensiva russa continua a concentrarsi sul Donbass e sul Sud dell’Ucraina. Kiev propone a Mosca colloqui nell’area delle acciaierie Azovstal, ultimo baluardo della resistenza ucraina a Mariupol, dove hanno trovato riparo anche centinaia di civili. E si teme che Putin non si fermi all’Ucraina, che cerchi di arrivare alla filorussa Transnistria, ufficialmente ancora parte della Moldavia.
l governo di Zelensky critica l’iniziativa del segretario generale dell’Onu: “Non è una buona idea andare a parlare con Putin”. Gli Usa annunciano il ritorno dei loro diplomatici a Kiev e nuovi aiuti militari. Secondo l’analisi pubblicata dal Financial Times, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe “perso interesse” nei negoziati – giunti a un “vicolo cieco” – e ora punterebbe a conquistare più territorio ucraino possibile. ’Unhcr ha stimato che, dall’inizio della guerra, sono quasi 5,2 milioni i profughi ucraini fuggiti dal Paese. Gli sfollati interni sono invece 7,7 milioni.
LA DIRETTA
ORE 20:00 – UCRAINA, CATTURATO SOLDATO RUSSO INVITATO A STUPRARE LE UCRAINE DALLA MOGLIE – “Vai e stupra le ucraine, ma non dirmi nulla e usa i condom“. In una telefonata intercettata dal servizio di sicurezza ucraino una donna invitava il marito al fronte con l’esercito russo a stuprare le donne ucraine. Oggi quel soldato è stato catturato vicino a Izyum, come comunica l’ex deputato del consiglio comunale Ilia Ponomarev.
ORE 19:10 – MOSCA: “STAZIONI COLPITE USATE PER TRASPORTO MEZZI STRANIERI” – La Russia ha rivendicato in una nota la distruzione di sei linee ferroviarie nei pressi di stazioni ucraine, affermando che “veicoli stranieri venivano trasportati” lungo le direttrici colpite. Lo riporta la Tass.
ORE 19:00 – KIEV: “MOSCA CERCA DI DISTRUGGERE LINEE RIFORNIMEN TO ARMI” – Bombardando le infrastrutture ferroviarie ucraine, la Russia sta cercando di distruggere le linee di rifornimento delle armi in arrivo dai Paesi stranieri. Lo ha detto il comando delle Forze armate di Kiev in un messaggio sui social, dopo una serie di attacchi missilistici contro cinque stazioni ferroviarie: “Stanno cercando di distruggere le linee di rifornimento per l’assistenza tecnico-militare da parte dei Paesi partner. per farlo, concentrano gli attacchi sugli snodi ferroviari”.
ORE 18:50 – UCRAINA: “TRUPPE RUSSE PROVANO AD ATTACCARE ODESSA DALLA CRIMEA” – In mattinata le truppe russe hanno cercato di sparare sulla regione di Odessa dalla Crimea temporaneamente occupata. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare regionale, Marchenko. Uno dei missili lanciati è caduto in mare e l’altro è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea.
ORE 18:40 – MOSCA: “KIEV BOMBARDA REGIONE CONFINE DI BELGOROD” – La Russia ha denunciato nuovi raid ucraini nella regione frontaliera di Belgorod, nel villaggio di Nekhoteyevka. Lo riferisce il governatore locale, citato dalla Tass, precisando che non risultano vittime civili.
ORE 18:30 – KIEV: “ESPLOSIONI VICINO MINISTERO TRANSNISTRIA, NO FERITI”- Diverse esplosioni sono state udite vicino all’edificio del ministero della Sicurezza della Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina. Lo riferisce il canale televisivo locale “Tsv”, First Transdniestrian. Al momento non risultano feriti. I vigili del fuoco sono sul posto e diverse ambulanze. Foto diffuse su Telegram mostrano i vetri delle finestre dell’edificio in frantumi e immagini di testimoni oculari che mostrano due lanciagranate. In particolare, dalle immagini appaiono danneggiate la porta d’ingfresso e alcune finestre al secondo piano. Danni anche alle finestre di un edificio abitativo nei pressi. Il centro della città, Tiraspol, è stato chiuso al traffico. Per ora non ci sono statte dichiarazioni ufficiali né delle autorità di Tiraspol né di quelle a Chisinau. Oggi, all’indomani della Pasqua di Resurrezione, è festa tanto in Moldavia che in Transnistria.
ORE 17:50 – ESPLOSIONI IN TRANSNISTRIA – Diverse esplosioni sono state sentite nei pressi dell’edificio che ospita il ministero per la Sicurezza statale a Tiraspol, in Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina. Lo riferiscono le tv locale Tsv, citata dalla Tass, precisando che ci sono “diverse ambulanze” nell’area. “Stando alle informazioni preliminari, sono stati sparati colpi con un lanciagranate portatile anticarro. Non risultano vittime”, ha dichiarato in una nota, citata da Interfax.
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ORE 16:45 – PATRIARCA KIRILL: “NON LASCIATE CHE CENTRI DI POTERE STRANIERI ROVININO LA NOSTRA UNITA’” – Il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, ha invitato i russi a riunirsi attorno al governo e a non lasciare che centri di potere stranieri rovinino l’indipendenza della Russia. “Il nostro popolo oggi dovrebbe unirsi attorno a questo centro storico di tutta la Russia, attorno alla città di Mosca, rendendosi conto che solo nell’unità è la nostra forza”, ha detto il patriarca nel suo sermone nella Cattedrale dell’Assunzione del Cremlino, stando a Interfax. “Finché saremo uniti e forti, finché conserveremo la fede nei nostri cuori, finché saremo ispirati dal grande esempio dei nostri predecessori, fino ad allora la Russia sarà invincibile”, ha aggiunto.
ORE 16:30 – MOSCA: “UN CESSATE IL FUOCO ORA È IMPOSSIBILE” – “La Russia al momento non ritiene il cessate il fuoco un’opzione possibile” in Ucraina. Lo ha detto il vice ambasciatore di Mosca all’Onu, citato dalla Tass, accusando inoltre Kiev di “non usare i corridoi umanitari” offerti dalla Russia.
ORE 16:15 – NUOVI RAID NELLA REGIONE DI KHARKIV, ALMENO 3 MORTI – Nuovi bombardamenti russi sono stati compiuti oggi nella regione orientale ucraina di Kharkiv. Almeno tre persone, due uomini e una donna, sono rimaste uccise nel villaggio di Bezruky, vicino a Dergachi. Lo riporta l’Ukrainska Pravda, secondo cui i bombardamenti hanno inoltre colpito e messo fuori uso una conduttura del gas.
ORE 16:00 – KULEBA: “ SOLO VERO EMBARGO SU PETROLIO Può FERMARE CRIMINI RUSSIA” – “Se i leader mondiali sono seriamente intenzionati a porre fine ai crimini di guerra della Russia, devono prima privare Putin delle entrate petrolifere. Non servono mezze misure, gli ucraini vengono bombardati, uccisi, torturati e violentati. Il petrolio russo è pieno di sangue ucraino. Serve un embargo vero”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
If world leaders and businesses are serious about ending Russian war crimes, they must first deprive Putin of oil revenues. Enough excuses and half-measures while Ukrainians are being bombed, killed, tortured, and raped. Russian oil is full of Ukrainian blood. Stop buying it! 1/2
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) April 25, 2022
ORE 15:30 – ATTACCHI MISSILISTICI SU FERROVIE A VINNYTSIA, 5 MORTI E 18 FERITI – Cinque persone sono morte, 18 ferite, in attacchi missilistici russi sull’infrastruttura ferroviaria vicino a Zhmerynka, nella regione di Vinnytsia.
ORE 14:45 – MOSCA: “IN ACCIAIERIA AZOVSTAL ANCORA 2.500 COMBATTENTI” – Tra 1000 e 2.500 combattenti russi e 400 mercenari stranieri si troverebbero all’interno dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol, secondo quanto sostiene il leader della Repubblica popolare di Donetsk riconosciuta da Mosca, Denis Pushilin. “Quanto ai mercenari – ha precisato in un’intervista all’emittente Rossiya-1 – si parla di 400” e tra loro ci sarebbero miliziani provenienti da “Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Romania e altri Paesi europei”. Pushilin ha ribadito l’offerta alla resa prima che “i nazionalisti vengano eliminati”. “Sono rimasti pochi giorni – ha avvertito – Non è più un segreto per nessuno, neanche per il nemico”.
14:15 – SINDACO SLAVUTICH: “ZONA CHERNOBYL ANCORA SOTTO MINACCIA” – “Non possiamo sapere cosa c’è nella testa dei russi. Non potevamo aspettarci che si impadronissero delle centrali nucleari. La nostra regione sarà sempre in pericolo fino a quando il sistema in Russia non cambierà. La minaccia esiste sempre”. Lo ha detto all’Ansa Yurii Fomichev, sindaco di Slavutich, la città satellite di Chernobyl dove vivono i lavoratori della centrale.
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ORE 14:00 – KIEV A ONU: “GARANTISCA EVACUAZIONE AZOVSTAL” – “Abbiamo fatto appello al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres chiedendo di avviare e garantire un corridoio umanitario da Azovstal per i civili. In particolare, chiediamo che i rappresentanti dell’Onu e del Comitato Internazionale della Croce Rossa siano presenti nel convoglio umanitario”. Lo dice la vicepremier di Kiev, Iryna Vereschuk, su Telegram. “Con i russi non c’è nessun accordo ma si potrebbe credere” al loro annuncio solo se “i russi non avessero interrotto i corridoi umanitari molte volte prima d’ora”.
ORE 13:30 – PUTIN: “DA KIEV GRAVI VIOLAZIONI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, RUSSIA REGGE A SANZIONI OCCIDENTALI” – Le autorità ucraine hanno compiuto “gravi violazioni del diritto internazionale” come “l’utilizzo di mercenari o il ricorso ai civili come scudi umani”, ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, durante un discorso al consiglio di amministrazione della Procura Generale, che ha invitato a “indagare sulle numerose provocazioni contro le forze armate russe”. L’economia russa è in grado di reggere alle sanzioni occidentali. E’ il senso del messaggio lanciato oggi a Mosca dal presidente russo Vladimir Putin. “L’economia russa – ha detto Putin secondo quanto riferisce la Tass – ha certamente tutte le capacità per operare stabilmente e senza fallimenti anche in nuove realtà”.
ORE 13:15 – PUTIN: “IN RUSSIA UN MILIONE DI UCRAINI IN FUGA” – Putin ha affermato che la Russia sta ospitando un milione di persone in fuga dalle ostilità in Ucraina e ha affermato che “molte di queste persone hanno bisogno di documenti russi per accedere ai servizi sociali”. Kiev ha affermato più volte che le forze russe deportano cittadini ucraini in Russia contro la loro volontà, li privano dei documenti e gliene forniscono di nuovi, russi.
ORE 13:10 – PUTIN: “USA E UE CERCANO DI DISTRUGGERCI DALL’INTERNO” – Gli Stati Uniti e l’Unione Europea “stanno utilizzando i loro satelliti in Ucraina per cercare di distruggere la Russia dall’interno ma hanno fallito anche in questo perchè la società russa ha mostrato tutta la sua maturità e il suo sostegno alle forze armate”. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla Procura Generale. Putin si è detto “sorpreso” dai “diplomatici americani ed europei che utilizzano i loro satelliti ucraini per ottenere la vittoria sul campo di battaglia”. “E’ una diplomazia bizzarra, i diplomatici dovrebbero chiedere soluzioni diplomatiche”, ha detto Putin, affermando che in questo “l’Occidente sta mostrando tutto il suo passato coloniale”.
ORE 13:00 – BERLINO: “A BREVE DECISIONE SU INVIO 100 CARRI ARMATI” – Il governo tedesco deciderà “a breve” sull’invio all’Ucraina di 100 vecchi carri armati Marder. Lo ha riferito il portavoce dell’esecutivo. L’azienda tedesca Rheinmetall ha chiesto l’autorizzazione in quella che sarebbe la prima fornitura di armi pesanti a Kiev da parte di Berlino.
ORE 12:30 – KIEV: “CI SONO MORTI NEI BOMBARDAMENTI ALLE STAZIONI” – Non solo feriti ma anche morti negli attacchi missilistici che hanno colpito cinque stazioni ferroviarie nell’Ucraina dell’ovest e centrale. Secondo quanto riferisce la Bbc online, le autorità locali della regione centrale di Vinnytsia hanno annunciato su Telegram l’uccisione di alcune persone e il ferimento di altre dopo gli attacchi alle stazioni di Zhmerynka and Kozyatyn senza però precisarne il numero.
ORE 12:00 – MOSCA ANNUNCIA TREGUA PER EVACUARE CIVILI AZOVSTAL – Il ministro della Difesa russo ha annunciato per le 14 (le 13 in Italia) l’apertura di un corridoio umanitario per permettere l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal, a Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina.
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ORE 11:45 – MOSCA: “NON SAPPIAMO NULLA SU REFERENDUM KHERSON PER ANNESSIONE ALLA RUSSIA” – Il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, ha dichiarato ai cronisti di non sapere nulla di un referendum che le forze di Mosca starebbero organizzando nella regione di Kherson, l’unica in Ucraina il cui capoluogo è stato conquistato dai russi, per sancirne l’annessione, sul modello della Crimea.
ORE 11.30 – MOSCA: “NON CI SONO CONDIZIONI PER VERTICE NEGOZIAZIONE” – Non ci sono al momento le condizioni per un nuovo vertice tra le delegazioni di negoziatori di Russia e Ucraina. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, “ha detto più volte che, non appena avremo un accordo sostanziale sul quale potremmo avere uno scambio di opinioni significativo, allora la questione sarà considerata. E al momento non ci sono queste condizioni”, ha spiegato Rudenko ai cronisti.
ORE 11:00 – MISSILI SU REGIONE VINNYTSIA, MORTI E FERITI – Un attacco missilistico russo, “diretto a infrastrutture critiche”, ha colpito le località di Zhmerynka e Koziatyn, nell’Oblast di Vinnytsia, nell’Ucraina centrale. Lo riferisce su Telegram il governatore della regione, Serghiy Borzov.
ORE 10:45 – PAPA FRANCESCO A KIRILL: “OPERIAMO PER LA PACE IN UCRAINA” – “Caro fratello! Possa lo Spirito Santo trasformare i nostri cuori e renderci veri operatori di pace, specialmente per l’Ucraina dilaniata dalla guerra, affinché il grande passaggio pasquale dalla morte alla nuova vita in Cristo diventi una realtà per il popolo ucraino, desideroso di una nuova alba che porrà fine all’oscurità della guerra”. È il passaggio centrale della lettera di papa Francesco a Kirill, patriarca di Mosca e di tutte le Russie, inviata in occasione della Pasqua che alcune chiese cattoliche e ortodosse hanno celebrato ieri, domenica 24 aprile, secondo il calendario giuliano.
ORE 10:00 – KIEV: “COLPITE 5 STAZIONI” – Cinque stazioni ferroviarie nel centro e nell’ovest dell’Ucraina sono state colpite da missili russi, ha denunciato il direttore delle Ferrovie ucraine, Olexandr Kamishin, precisando che gli attacchi hanno provocato vittime. “Le forze russe stanno distruggendo sistematicamente le infrastrutture delle nostre ferrovie”, ha affermato.
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ORE 09:45 – AUSTIN: “INDEBOLIRE RUSSIA PER EVITARE ALTRE GUERRE” – “Vogliamo vedere la Russia indebolita al punto di non poter fare il tipo di cose che ha fatto con l’invasione dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, di ritorno da Kiev. Mosca, sottolinea il capo del Pentagono, “ha già perso molta capacità militare e molte truppe, per essere franchi, e vorremmo che non riesca a ricostituire rapidamente questa capacità”.
ORE 09:30 – BLINKEN: “UCRAINA SOVRANA E INDIPENDENTE Più A LUNGO DI QUANTO DURERA’ PUTIN” – “La Russia ha cercato di sottrarre all’Ucraina la sua sovranità e la sua indipendenza. E ha fallito”, ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in una conferenza stampa in Polonia, vicino al confine con l’Ucraina. La Russia “ha cercato di imporre il potere dei suoi militari, della sua economia. E sta accadendo l’opposto – ha aggiunto Blinken – Non sappiamo come proseguirà questa guerra, ma sappiamo che ci sarà una Ucraina sovrana e indipendente molto più a lungo del periodo in cui Vladimir Putin rimarrà in scena”.
ORE 09:00 – MOSCA A USA: “STOP ARMI A KIEV, AUMENTANO TENSIONI” – Mosca chiede agli Stati Uniti di fermare il rifornimento di armi all’Ucraina. Lo dice l’ambasciatore russo negli Usa Anatoly Antonov, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass. “Un totale 800 milioni di dollari, questo è l’ammontare del finanziamento per le armi sostenuto dagli Usa per Kiev. Si tratta di un numero importante che non aiuta la via diplomatica. Abbiamo inviato una nota – spiega Antonov – evidenziando che troviamo inaccettabile che gli Usa forniscano armi e chiedendo che si fermino. È un tentativo di aumentare le tensioni e vedere ancora più vittime”.
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ORE 08:45 – DUE ROGHI A DEPOSITI CARBURANTE BRYANSK, NESSUNA VITTIMA – Sono due i depositi di carburante a Bryansk, nel Sud Ovest della Russia, a 150 chilometri dalla frontiera ucraina, coinvolti in un rogo. Ma gli incendi non sembrano aver causato nessuna vittima. Lo ha riferito il ministero russo per le Situazioni d’emergenza. Nessuna evacuazione di civili è in programma, aggiunge il ministero.
ORE 08:30 – BLINKEN: “MOSCA NON HA RAGGIUNTO SUOI OBIETTIVI” – “Vediamo che la Russia non ha raggiunto gli obiettivi che si è posta”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in una conferenza stampa in Polonia, di ritorno da Kiev. “La strategia è una massiccia pressione sulla Russia e un massiccio sostegno per l’Ucraina”, ha aggiunto ribadendo la posizione di Washington.
ORE 08:00 – KIEV: “MOSCA STA CONCENTRANDO FORZE VICINO HULIAIPOLE” – La Russia starebbe concentrando forze nei pressi di Huliaipole, nell’Oblast di Zaporizhzhia, a Nord Ovest di Mariupol. Lo riferisce il Kyiv Independent, secondo il quale le forze di Mosca stanno allestendo strutture di comando e postazioni di difesa antiaerea nella località, dalla quale continuano a sparare sulle posizioni ucraine.
ORE 05:30 – RITORNO DEI DIPLOMATICI USA A KIEV E NUOVI AIUTI MILITARI – Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il segretario alla Difesa Lloyd Austin hanno assicurato al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che i diplomatici degli Stati Uniti torneranno in Ucraina la prossima settimana e hanno garantito una nuova assistenza militare del valore di 713 milioni di dollari. In una conferenza stampa al ritorno da Kiev il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha raccontato il suo viaggio diplomatico in Ucraina: “Con il capo del Pejntagono Lloyd Austin siamo andati in treno dalla Polonia a Kiev, in Ucraina ci siamo recati subito al palazzo presidenziale. Non ci sono state molte possibilità di parlare con i cittadini”.
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ORE 02:30 – VASTO INCENDIO NEL DEPOSITO DI CARBURANTE IN RUSSIA – Un vasto incendio è scoppiato in un deposito di carburante nella città russa di Bryansk, il capoluogo della regione omonima, al confine con l’Ucraina. La notizia è stata data da agenzie russe che hanno citato i servizi di emergenza senza per ora fornire altri particolari. Bryansk serve da base logistica per l’offensiva in Ucraina.
ORE 02:00 – I RUSSI BLOCCANO CHI CERCA DI LASCIARE KHERSON – Le forze russe stanno impedendo a un grande convoglio di persone di lasciare Kherson. Secondo l’esercito di Kiev citato dall’agenzia Ukrinform si tratta di abitanti dell’area che non vogliono partecipare al referendum che i russi vorrebbero organizzare per i primi giorni di maggio. “Una grande colonna di persone sta cercando di lasciare Kherson per protestare contro il cosiddetto referendum. Gli occupanti non lasciano uscire le persone e le rimandano indietro”, afferma un rapporto pubblicato sull’account Telegram delle forze ucraine.
ORE 01.30 – ZELENSKY INCONTRA BLINKEN E AUSTIN – Il presidente ucraino a colloquio con il segretario di Stato americano Antony Blinken e con il capo del Pentagono Lloyd Austin. La visita della più alta delegazione Usa a Kiev dall’inizio del conflitto coincide con gli sforzi di Zelensky volti ad ottenere altre, più potenti armi dall’Occidente.
Two months of heroic nationwide resistance of 🇺🇦 to the Russian aggression have passed. I’m grateful to @POTUS and the people of 🇺🇸 for leadership in supporting 🇺🇦. Today the Ukrainian people are united and strong, and 🇺🇦-🇺🇸 friendship and partnership are stronger than ever! https://t.co/5KzjLDJLVO
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 24, 2022
ORE 00.30 – KIEV BOCCIA IL VIAGGIO DI GUTERRES – Kiev critica apertamente l’iniziativa di pace del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che martedì volerà in Russia prima di sbarcare due giorni dopo in Ucraina a Kiev. “Non è una buona idea andare a Mosca. Non capiamo la sua intenzione di viaggiare a Mosca e parlare col presidente Putin”, ha spiegato alla Nbc Igor Zhovka, vicecapo dello staff di Zelensky, avvisando che Guterres “non è autorizzato” a parlare per conto del governo ucraino nei suoi sforzi di pace e che dovrebbe concentrarsi invece sull’assistenza umanitaria.
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