Giorno 33. La guerra procede, si continua a morire mentre in queste ore sono in programma in Turchia, fino al 30 marzo, nuovi negoziati tra Russia e Ucraina. Intanto Mariupol, la città portuale sul mar d’Azov tra il Donbass e la Crimea, è accerchiata dalle truppe di Mosca. “I russi stanno polverizzando la città” nonostante la resistenza eroica di militari e cittadini ucraini, da giorni alle prese con pochi viveri.

Intanto le autorità ucraine denunciano la ritirata delle truppe di Putin, “che hanno subito perdite significative durante l’offensiva”, che dalla regione di Kiev stanno rientrando in Bielorussia. Mosca replica con un video di mezzi blindati a 40 km dalla capitale. Intanto Zelensky, che non è intervenuto agli Oscar, ha attaccato l’Occidente per il mancato arrivo di aerei richiesti da un mese mentre “muore la gente” e ha aperto all’ipotesi neutralità (“la stiamo valutando”). Biden fa retromarcia dopo le parole e le polemiche suscitate dalle sue parole (“No a cambio regime Russia“) mentre la Germania pensa a sistemi di missili anti-difesa in caso di attacco del “nemico violento” russo.

LA DIRETTA

 

22.10 – GOVERNO DRAGHI PENSA ALLA FIDUCIA SUL DL UCRAINA – E’ terminata la riunione della maggioranza con il governo sul decreto Ucraina in arrivo nell’aula del Senato. Avanza l’ipotesi che l’esecutivo metta la questione di fiducia sul provvedimento. Dopo l’ascolto dei gruppi il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, a quanto si apprende, avrebbe spiegato che se permangono le problematiche sollevate da alcuni gruppi verrà posta la questione di fiducia in Aula.

21.50 – ATTACCO MISSILISTICO CONTRO IL DEPOSITO DI PETROLIO A RIVNE – Un attacco missilistico russo ha colpito un deposito di petrolio nella regione di Rivne, nel Nord Ovest dell’Ucraina. Lo riferisce in un messaggio video il governatore della regione, Vitaliy Koval.

21.20 – BIDEN: “SU PUTIN NON RITRATTO NULLA, ESPRIMEVO IL MIO SDEGNO” – Non ritratto nulla”. Lo ha detto il presidente Joe Biden a proposito delle frasi su Vladimir Putin sottolineando di aver espresso “il suo sdegno” per la guerra in Ucraina e precisando che si trattava di “un’opinione personale” e non di un’indicazione politica su un eventuale cambio di regime. A Varsavia Biden aveva detto: “Putin non può restare, è un dittatore macellaio“.

21.00 – TIMES: “PUTIN AD ABRAMOVICH, ‘Dì A ZELENSKY CHE LO DISTRUGGERO’” – “Digli che li spazzerò via”. Sarebbe questa la risposta data da Vladimir Putin a un biglietto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, contenente le condizioni di Kiev per un accordo di pace e consegnate mercoledì al Cremlino dall’oligarca russo Roman Abramovich. Lo riporta il Times. Abramovich sarebbe giunto a Mosca dopo una tappa a Istanbul. E dopo aver incontrato Zelensky a margine della sua partecipazione ai primi negoziati fra russi e ucraini. Negoziati durante i quali, a inizio marzo, avrebbe manifestato sospetti sintomi di avvelenamento (al pari di due delegati ucraini), da cui frattanto risulta essere guarito.

ORE 20.50 – USA INVIANO IN GERMANIA 6 AEREI PER LA GUERRA ELETTRONICA – Il Pentagono ha annunciato l’invio in Germania di sei aerei della Marina specializzati in guerra elettronica, assieme a circa 240 militari della Us Navy, per rafforzare il fianco orientale della Nato. I velivoli EA-18G Growler, di stanza alla base navale di Whidbey Island, nello Stato di Washington, arriveranno lunedì alla base aerea di Spangdahlem ma, ha precisato il portavoce della difesa Usa John Kirby, non saranno usati per il conflitto in Ucraina.

ORE 20.30 – INIZIATA RIUNIONE SUL DL UCRAINA – È iniziata la riunione governo-maggioranza sul dl Ucraina. All’incontro, in video collegamento, partecipano per il governo il ministro ai Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, i sottosegretari Enzo Amendola (Affari europei), Giorgio Mulè (Difesa) e Benedetto Della Vedova (Affari esteri). Tra i partecipanti, la presidente della commissione Difesa di Palazzo Madama Roberta Pinotti (Pd), oltre ai capigruppo nelle rispettive commissioni dei partiti di maggioranza (o i delegati dai gruppi parlamentari per il provvedimento) e i capigruppo di maggioranza al Senato. Alla riunione non partecipa il presidente della commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli (M5S). Nei giorni scorsi Petrocelli aveva dichiarato di non voler votare l’invio delle armi in ucraina e di essere contrario all’aumento delle spese militari. Di più, aveva invitato il suo partito a lasciare il governo.

ORE 20:10 – PORTAVOCE ABRAMOVICH CONFERMA SINTOMI AVVELENAMENTO –  La conferma arriva dal portavoce dell’ex presidente del Chelsea secondo il quale l’oligarca russo ha sofferto i sintomi di un sospetto avvelenamento all’inizio del mese dopo un incontro avvenuto nell’ambito dei negoziati per la pace fra Ucraina e Russia. Il portavoce, si legge sul sito della Bbc, non conferma se ci sono state altre persone che hanno avuto gli stessi sintomi né chi possa essere l’autore di questo presunto avvelenamento. Presunto avvelenamento che si sarebbe verificato a Kiev il 3 e il 4 marzo scorsi, prendendo parte a dei negoziati di pace nella capitale. Le fonti citate dal “Wall Street Journal” concordano nell’attribuire il presunto attacco a “estremisti russi che vogliono sabotare i colloqui fino alla fine della guerra”

ORE 19:45 –  KIEV NEGA AVVELENAMENTO NEGOZIATORI – L’ufficio della presidenza ucraina respinge le accuse legate a un presunto avvelenamento di negoziatori ucraini. In un commento alla testata giornalistica Hromadske, Mykhailo Podoliak, consigliere dell’amministrazione presidenziale, ha parlato di “speculazione”, aggiungendo che tutti i negoziatori ucraini “stanno lavorando come al solito”. Il Wall Street Journal, citando persone informate, ha riferito che l’oligarca russo Roman Abramovich e alcuni negoziatori di pace ucraini hanno sofferto di sintomi da sospetto avvelenamento dopo un incontro legato ai colloqui sul conflitto.

ORE 18:30 – I PROFUGHI UCRAINI IN ITALIA – Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono 73.898 le persone giunte finora in Italia dall’Ucraina, un incremento di 1.958 ingressi nel territorio nazionale rispetto a domenica. Di questi 38.068 sono donne, 6.959 uomini e 28.871 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

ORE 18:05 – “Abramovich avvelenato con i negoziatori ucraini”, l’ombra dell’attacco all’oligarca che negozia con la Russia. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa statunitense Bloomberg. E la notizia fa parecchio rumore considerando la partecipazione di Abramovich alle negoziazioni Ucraina-Russia sulla guerra in corso dal 24 febbraio. L’oligarca si era proposto come mediatore. Sarebbe stato presente al primo round di colloqui a Gomel ma nelle foto diffuse non compariva mai.

ORE 17:22 – SINDACAO KIEV IN VIDEO A FIRENZE: “NON CI INGINOCCHIEREMO MAI…” –  “Noi non ci inginocchieremo mai, non staremo mai sotto una dittatura”. E’ quanto dichiara il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in collegamento con il Comune di Firenze (i due comuni sono gemellati dal 1967). “Secondo la Russia dobbiamo fare un compromesso: cedere una parte dell’Ucraina ma questo è inaccettabile, non ci rimane altro che difendere la nostra patria”. “Non vogliamo vivere – ribadisce Klitschko – in un Paese in cui i cittadini non godono di diritti, non hanno libertà di parola, ogni singola scelta politica dipende dall’umore di chi sta al Governo”.

ORE 16:17 – A MARIUPOL “OLTRE 5MILA CIVILI UCCISI” – “In 27 giorni di assedio a Mariupol sono morte circa 5mila persone fra cui 210 bambini”. I dati, precisa il sindaco Vadym Boychenko, sono del tutto approssimativi perché i combattimenti sono in corso e non è facile soccorrere le persone. “Secondo le nostre stime, al momento ci sono 160mila persone in questa città, dove è impossibile vivere perché non c’è acqua, elettricità, riscaldamento” ha poi aggiunto chiedendo, per l’ennesima volta, l’evacuazione dei cittadini.

ORE 16:15 – “A MARIUPOL E’ GENOCIDIO NO CRIMINI DI GUERRA, PERSONE OSTAGGIO” – I crimini dei russi a Mariupol possono considerarsi genocidio. Lo ha detto la procuratrice generale dell’Ucraina Iryna Venediktova, citata da Unian. “Quello che sta accadendo a Mariupol non è più un crimine di guerra… La guerra ha delle regole, ma qui non ci sono regole. Penso che si possa parlare di genocidio quando l’intera citta è tenuta in ostaggio e penso che si possa parlare di genocidio. Dove la gente è senz’acqua, senza cibo, senza riscaldamento. Dove non c’è possibilità di andarsene. Dove vengono prese a fucilate colonne che cercano di partire. Dove viene distrutto un ospedale per la maternità”, ha detto Venediktova.

ORE 16:08 – MOSCA: “OBIETTIVO NON E’ ROVESCIARE GOVERNO UCRAINO MA PROTEGGERE DONBASS DA GENOCIDIO” – A distanza di un mese dall’inizio della guerra, la Russia prova a giustificare così l’invasione in Ucraina: “L’operazione militare speciale in corso è stata solo una risposta ai passi criminali di Kiev in relazione alle repubbliche di Donetsk e Lugansk. L’obiettivo della Russia non è quello di rovesciare le autorità ucraine, come stanno cercando di presentare in Occidente, ma la protezione delle persone dal genocidio, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina”. Lo ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Nikolai Patrushev, lo riporta Ria Novosti. Secondo il rappresentante di Mosca “le truppe russe non stanno bombardando città e civili, ma solo le infrastrutture militari dell’Ucraina con armi di alta precisione“.

ORE 16:06 – SINDACO: “IRPIN LIBERATA DAL MALE DI MOSCA” – “La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina”. Lo afferma su Telegram il sindaco della città alle porte di Kiev, Alexander Markushin.

ORE 15:10 – COLLOQUIO TELEFONICO TRA DRAGHI E ZELENSKY – Il premier Mario Draghi ha avuto nel pomeriggi un colloquio telefonico col presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il tema affrontato è stato ovviamente quello del conflitto in corso in Ucraina e della crisi umanitaria. Draghi ha confermato il sostegno pieno del governo italiano al popolo ucraino, oltra alla disponibilità del Paese a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione alla crisi.

Zelensky da parte sua ha lamentato il blocco da parte russa dei corridoi umanitari e la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città.

ORE 14:30 – ONU: 3,9 MLN DI PERSONE VIA DA UCRAINA – Sale a quasi 3,9 milioni il numero delle persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Oltre 40mila cittadini sono scappati nelle ultime 24 ore secondo il conteggio delle Nazioni Unite pubblicato oggi. Dal 22 marzo il flusso di profughi e’ notevolmente rallentato, anche se la cifra si avvicina ai quattro milioni che l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati prevedeva all’inizio del conflitto. ‘Onu stima che il numero di sfollati interni sia di quasi 6,5 milioni.

ORE 14:23 – NOVAYA GAZETA SOSPENDE LE PUBBLICAZIONI – Novaya Gazeta sospende le pubblicazione “sia online che in versione cartacea” fino alla fine della guerra in Ucraina. Chiude temporaneamente uno dei principali quotidiani dell’opposizione russa diretto dal premio Nobel per la pace (2021) Dmitrij Muratov. La decisione del giornale, stando a quanto comunica la redazione, segue l’invio di un secondo avvertimento scritto da parte dell’ente statale russo di supervisione delle telecomunicazioni, il Roskomnadzor. Novaya ha ricevuto la nota, secondo l’agenzia Tass, per aver citato un presunto “agente straniero” senza il contrassegno previsto dalla legge di Mosca. Tutti i media russi hanno l’obbligo di indicare che il media o l’organizzazione menzionata sono ritenuti appunto agenti stranieri dal governo. La testata aveva già deciso di interrompere la sua copertura dell’offensiva militare in corso da oltre un mese in Ucraina dopo la legge sulla censura approvata pochi giorni prima del conflitto dal parlamento russo.

ORE 14:22 -40 BOMBARDAMENTI NELLA REGIONE DI KIEV –  Secondo Alexander Pavlyuk, capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev, nelle ultime 24 ore “ci sono stati più di 40 bombardamenti da parte delle truppe russe contro complessi residenziali e infrastrutture sociali”. Le zone più colpite sono Irpin, Bucha, Makariv, Borodyanka e Dmytriv nel distretto di Buchansky; Great Dymer nel distretto di Brovarsky; e Dymerska e Ivankivska nel distretto di Vyshhorod. Le direttrici più pericolose sono quelle per Zhytomyr, Bucha, Irpin, Hostomel, Nemishaeve, e per le comunità di Dmytriv e Makariv.

ORE 13:20 – UNIONE EUROPEA CONTRO I PASSAPORTI D’ORO – La Commissione europea ha invitato i Paesi membri ad abrogare immediatamente i programmi di cittadinanza per investitori, quelli che in gergo vengono definiti “passaporti d’oro”, chiedendo inoltre di garantire controlli rigorosi in tal senso.

Bruxelles ha infatti ricorda come “Ucraina potrebbero aver acquisito la cittadinanza Ue o un accesso privilegiato all’Unione, compresa la possibilità di circolare liberamente nello spazio Schengen”. Un messaggio che pare rivolto in particolare a Pesi come Cipro, Malta e Bulgaria, dove i rispettivi governi hanno proseguito questo tipo di politica da tempo.

ORE 12:55 – LAVROV APRE A NEGOZIATI TRA LE PARTI A BELGRADO – Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha spiegato durante una intervista ad alcuni media serbi che Russia ed Ucraina potrebbero tenere dei negoziati di pace anche a Belgrado, capitale della Serbia. “Belgrado con la sua posizione, come città e come punto di vista risponde in pieno a eventuali negoziati, e a tutti i livelli”, ha detto Lavrov.

ORE 12:30 -ZELENSKY: “UCCISI ALCUNI SINDACI RAPITI DAI RUSSI” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato in una intervista concessa all’Economist che “alcuni dei sindaci che erano stati rapiti dalle forze russe sono stati ritrovati morti”. “Stanno rapendo i sindaci delle nostre città: alcuni di loro non li troviamo, altri li abbiamo già trovati e sono morti”, ha detto Zelensky. Secondo i media ucraini sarebbero almeno 14 i sindaci sequestrati dalle forze armate russe.

ORE 12:20 – KHARKIV BOMBARDATO 200 VOLTE IN 24 ORE – Nelle ultime 24 le truppe russe hanno bombardato la regione di Kharkiv più di 200 volte con artiglieria e mortai, con lanciarazzi multipli e con munizioni a grappolo vietate. A darne notizia è il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov, citato dal Kyiv Independent.

ORE 12:05 – NEGOZIATI IN TURCHIA INIZIERANNO DOMANI – Inizieranno domani e non oggi i negoziati in Turchia tra le delegazioni ucraine e russe. Alla base del rinvio vi sono problemi logistici: “Siamo in viaggio, a causa dei problemi logistici arriveremo molto tardi in Turchia, anche la parte russa è partita solo mezz’ora fa. Quindi abbiamo preso la decisione di iniziare i negoziati domattina alle 10”, ha spiegato all’agenzia Interfax David Arakhamia, negoziatore capo di Kiev.

ORE 12:00 – Ucraina divisa in due sul modello coreano grazie all’offensiva militare nell’Est e nel Sud del Paese e a referendum come in Crimea nel 2014: sarebbe questa la nuova strategia di Putin dopo che l’offensiva per conquistare Kiev e deporre Zelensky è fallita

ORE 11:20 – LAVROV: “INCONTRO TRA PUTIN E ZELENSKY CONTROPRODUCENTE ORA” – Secondo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov il presidente Vladimir Putin “non ha mai rifiutato di incontrare” il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma “un incontro per scambiare opinioni adesso sarebbe controproducente”. Lavrov lo ha spiegato in una intervista a media serbi, secondo quanto riferito dalla Tass,  a margine dei previsti colloqui Russia Ucraina in Turchia.

ORE 11:10 – 42 PAESI CHIEDONO PROCESSO CONTRO RUSSIA PER CRIMINI DI GUERRA – Sono 42 i Paesi che hanno fatto appello alla Corte penale internazionale in relazione ai crimini della Federazione Russa in Ucraina. “Se la Cpi riconoscerà i crimini di guerra, le truppe russe responsabili potrebbero essere detenute in qualsiasi Paese che riconosca la giurisdizione di questa corte”, ha detto il ministro della Giustizia dell’Ucraina Denis Maluska

ORE 10:50 – IL CREMLINO CENSURA L’INTERVISTA RUSSA A ZELENSKY – L’intervista di domenica del presidente ucraino Volodymyr Zelensky con alcuni giornalisti indipendenti russi, tra cui Ivan Kolpakov, direttore del quotidiano online Meduza, e Mikhail Zygar e Tikhon Dzyadko dell’emittente televisiva TV Rain, attualmente chiusa, ha avuto importanti ripercussioni a Mosca.

L’agenzia statale delle comunicazioni Roskomnadzor ha diffuso un comunicato poche ore dopo la sua pubblicazione in cui vieta ai media russi di trasmetterla o condividerla.

A inizio marzo, come noto, la Russia aveva approvato una legge che punisce con pene fino a 15 anni di carcere chi riporta “notizie false” sul conflitto in Ucraina, ovvero per chiunque diffonda notizie contrastanti con la propaganda del Cremlino.

ORE 10:40 – OGGI NON CI SARANNO CORRIDOI UMANITARI – Il vicepremier ucraino Iryna Vereshchuk ha annunciato che oggi “non ci saranno corridoi umanitari in Ucraina”. Il motivo, ha spiegato su Telegram, è che l’intelligence ucraina è a conoscenza di un piano russo di “provocazioni” che suggerisce di non aprire i corridoi per questioni di sicurezza.

ORE 10:25 – A MARIUPOL 160MILA PERSONE INTRAPPOLATE – La città di Mariupol, da un mese sotto il bombardamento russo, è “sull’orlo di una catastrofe umanitaria e deve essere completamente evacuata”. A denunciare la situazione nella città è il sindaco Vadym Boichenko, che ha riferito come siano circa 160mila i civili rimasti intrappolati nella città senza elettricità.

Boichenko ha aggiunto che 26 autobus erano in attesa di evacuare i civili, ma le forze russe non avevano acconsentito a concedere loro un passaggio sicuro.

ORE 10:15 – INGHILTERRA CONSEGNA ALL’UCRAINA MISSILI ANTI-AEREI STARSTREAK – Il Regno Unito per la prima volta ha consegnato alle forze armate dell’Ucraina gli Starstreak, i missili antiaerei portatili molto più potenti degli americani Stinger attualmente in dotazione alle truppe di Kiev che contrastano i velivoli russi nei cieli del Paese europeo. Lo ha confermato ai media il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace.

ORE 10:05 – COLLOQUI DI PACE A ISTANBUL – I negoziatori ucraini e russi si incontreranno per un nuovo colloquio di pace a Istanbul, in Turchia. L’accordo è arrivato dopo una telefonata domenica tra il presidente Erdogan e quello russo Putin: la speranza ovviamente è che la mediazione turca possa portare ad un cessate il fuoco in Ucraina.

ORE 9:50 – ZELENSKY AGLI ALLEATI: “MANCANO DI CORAGGIO” – L’Occidente manca di “coraggio e gioca a ping pong” mentre “l’Ucraina ha bisogno solo dell’1 per cento degli aerei della Nato e dell’1 dei carri armati”. Da Volodomyr Zelensky arriva un nuovo atto di accusa agli ‘alleati’ sull’impegno nel conflitto. Nel suo discorso alla nazione il presidente ucraino ha rivolto un pensiero ai “difensori di Mariupol, alla loro determinazione, al loro eroismo e alla loro fermezza”.

ORE 8:30 – VIDEO MOSCA: MEZZI BLINDATI A 40 KM DA KIEV – Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video in cui si vede un convoglio di mezzi blindati, affermando che si trova a una quarantina di chilometri dalla capitale Kiev. “Unità delle forze aviotrasportate hanno eseguito una marcia nella regione di Kiev; hanno attraversato un fiume e hanno rilevato e abbattuto UAV (droni) ostili sulla loro strada”, ha dichiarato il ministero. Il video mostra i veicoli in movimento lungo la strada E95, dopo aver lasciato Zalissya, a circa 40 chilometri da Kiev, e una decina di veicoli blindati russi con i simboli V sul bordo della strada. “Nel corso dell’avanzamento, le truppe hanno attraversato un fiume tramite un ponte di barche e hanno continuato a muoversi verso l’area designata”, ha aggiunto il ministero.

ORE 7:30 – ZELENSKY: “UCRAINA PRONTA A STATUS NEUTRALE” – In una intervista con giornalisti indipendenti russi, riportata dalla Cnn, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che l’Ucraina è  pronta ad accettare uno status neutrale, come parte di un accordo di pace con la Russia.

Garanzie di sicurezza e lo status neutrale e non nucleare del nostro stato. Siamo pronti ad accettarlo. Questo è il punto più importante”, ha detto Zelensky, riferendo ai giornalisti che “questo era il primo punto di principio per la Federazione Russa, per quanto ricordo. E per quanto ricordo, hanno iniziato la guerra per questo”. Quanto alle questioni relative all’indipendenza di Crimea e Donbass, “devono essere discusse e risolte” nei colloqui di pace, ha aggiunto il numero uno di Kiev.

ORE 6:30 –  MARIUPOL TRASFORMATA IN POLVERE, SITUAZIONE CATASTROFICA – Il ministero degli Affari esteri ucraino afferma che le forze russe hanno trasformato “in polvere” la città assediata di Mariupol, mentre descrivono l’attuale situazione umanitaria come “catastrofica”.

ORE 4:00 – RUSSIA RITIRA TRUPPE – Secondo quanto sostiene lo stato maggiore dell’esercito ucraino, la Russia ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative. Il ritiro ha “significativamente ridotto” l’intensità dell’avanzata di Mosca, aggiunge lo stato maggiore delle forze armate ucraine. I funzionari militari affermano poi di ritenere che la Russia stia trasportando missili ‘Iskander’ a Kalinkavichy, nel sudest della Bielorussia.

ORE 3:05 – GERMANIA VALUTA SISTEMI DIFESA MISSILISTICA – Lo conferma il cancelliere tedesco Olaf Scholz all’emittente Ard. “Questo è certamente uno dei temi che stiamo discutendo, e per una buona ragione”, ha detto, aggiungendo: “Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino che è pronto ad usare la violenza per far valere i propri interessi”. La Germania, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ha annunciato una spesa di miliardi di dollari per l’esercito e impegnandosi a raggiungere l’obiettivo di spesa militare della Nato del 2% del Pil.

ORE 3 – “I russi hanno subito il lavaggio del cervello, dopo mia protesta il tg non è live”, Marina Ovsyannikova a ‘Che tempo che fa’

ORE 1:30 – BIDEN: “NO A CAMBIO REGIME RUSSIA” –  Il presidente Usa Joe Biden torna sulle parole pronunciate ieri a Varsavia che hanno suscitato non poche polemiche. Intercettato dopo la messa domenicale, a chi gli chiedeva se la frase “quest’uomo non può rimanere al potere” facesse riferimento a un cambio di regime in Russia, il presidente americano ha risposto con un “No”. 

In serata, dopo le parole dei leader dell’Occidente, sono arrivate anche quelle del cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo cui la caduta di Putin “non è l’obiettivo della Nato e neppure del presidente americano”. “Con Biden siamo d’accordo sul fatto che questo non è l’obiettivo che stiamo perseguendo”, ha aggiunto. .

ORE 00:45 – Il campione di kickboxing ucraino Maksym Kagal è stato ucciso in combattimento mentre difendeva Mariupol. Il 25enne “ha servito nell’unità delle forze speciali Azov”.


ORE 23:54 – “ONU DEMILITARIZZI CHERNOBYL” –  Il vicepremier Iryna Vereshchuk: l’Ucraina chiede che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite demilitarizzi Chernobyl, istituisca lì una missione speciale. Le forze russe controllano la centrale di Chernobyl sin dai primi giorni dell’invasione”.

ORE 23:45 – ESPLOSIONI A KIEV E IN ALTRE CITTA’- Forti esplosioni in serata in più città dell’Ucraina. Una forte esplosione seguita dal suono di sirene è stata udita a Kiev. Lo riferiscono i cronisti della Cnn sul posto. Il Kyiv Indipendente scrive: “Potenti esplosioni udite a Kiev, Lutsk, Kharkiv e Zhytomyr durante l’allerta aerea. Le esplosioni possono significare che i missili russi hanno colpito obiettivi o sono stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina. L’allerta aerea è scattata in quasi tutte le regioni dell’Ucraina”.

23:35 – Soldati ucraini che sparano, mirando alle gambe, a militari russi prigionieri ammanettati. Sono le immagini che vengono pubblicate dal media tedesco Bild. Nel filmato si vedono soldati russi catturati scendere da un furgone per poi essere feriti a colpi d’arma da fuoco agli arti inferiori. Uno di loro si inginocchia nella speranza di non ricevere lo stesso trattamento ma è tutto vano.

Il video è stato mostrato dal quotidiano tedesco nel notiziario online nel pomeriggio di domenica 27 marzo. Un filmato che denuncia l’orrore della guerra da ambo le parti, con migliaia di militari, russi e ucraini, morti durante i combattimenti. Altri, fatti prigionieri, vengono spesso torturati come emerge in questo video. Crimini di guerra raccapriccianti, perpetrati anche sui civili come documentato più volte in questo primo mese di conflitto.

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