REPowerEu, una nuova sfida per l’innovazione energetica e per il ruolo dell’avvocatura

REPowerEU: un altro intervento strategico europeo nel campo energetico, che prevede vari step e nuove prospettive che si affacciano nel mercato produttivo del nostro Paese, che i professionisti devono intercettare per poter tracciare ed indicare, con competenza, il percorso virtuoso che la nostra società dovrà necessariamente seguire.

La guerra in Ucraina ha evidenziato la drammatica dipendenza dai combustibili fossili russi, tanto è che l’Europa sta accelerando la transizione verde, incoraggiando gli Stati membri ad avviare campagne di comunicazione ad hoc rivolte alle famiglie e all’industria. REPowerEU raccomanda agli Stati membri di applicare misure fiscali per favorire il risparmio energetico, come aliquote Iva ridotte sui sistemi di riscaldamento efficienti, l’isolamento degli edifici e gli apparecchi e i prodotti efficienti sotto il profilo energetico. Il piano propone, tra l’altro, l’obbligo di copertura solare per gli edifici commerciali e pubblici dal 2025.

L’obbligo dovrà poi essere esteso ai nuovi edifici residenziali a partire dal 2029. Proposto anche il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore e misure per integrare l’energia geotermica e solare termica nei sistemi di teleriscaldamento e comunali. Questo piano europeo propone, in pratica, di diversificare l’approvvigionamento energetico e accelerare le procedure autorizzative per le energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili nelle case, nell’industria e nella generazione di energia elettrica.

La Commissione propone di apportare modifiche mirate al regolamento per la ripresa e la resilienza (RRF) per integrare specifici capitoli REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri (PRR) attualmente esistenti, in aggiunta alle numerose riforme e investimenti già presenti in tali piani. È indubbio che una massiccia espansione e accelerazione delle energie rinnovabili nella generazione di energia elettrica, nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti ci consentirà di conseguire l’indipendenza più in fretta, darà impulso alla transizione verde e rafforzerà la crescita economica, la sicurezza e l’azione per il clima a beneficio di tutti gli Stati europei, abbassando i costi nel tempo.

Gli obiettivi del piano, in particolare, sono: raddoppiare la capacità solare fotovoltaica entro il 2025; l’introduzione graduale di un obbligo giuridico di installare pannelli solari sui tetti dei nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali; il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore unito a misure per integrare l’energia geotermica e termosolare nei sistemi di teleriscaldamento e di riscaldamento collettivo; individuazione di zone, attraverso una mappatura digitale, dove le procedure di autorizzazione per le rinnovabili saranno abbreviate e semplificate per interesse pubblico prevalente in presenza di minori rischi ambientali; produzione di idrogeno rinnovabile entro il 2030 per sostituire gas naturale, carbone e petrolio nei trasporti e nei settori industriali difficili da decarbonizzare; un piano di azione entro il 2030 per il biometano attraverso incentivi finanziari.

L’industria energetica è una fra le più dinamiche e in evoluzione in questo momento in Italia e il nostro ruolo dovrà essere quello di consentire ad imprese e cittadini, attraverso la nostra qualificata assistenza e consulenza, di districarsi tra le maglie delle difficoltà applicative delle normative, fornendo un orientamento attraverso i nuovi modelli di business e le nuove tecnologie tese all’utilizzo di forme di energia rinnovabile e all’efficienza energetica. Il tutto in nome della sostenibilità ambientale, sociale ed economica del nostro Paese, nel tentativo di gettare le fondamenta di un futuro migliore per le nuove generazioni. Forse è troppo tardi, ma dobbiamo comunque provarci.