I saldi al via in Italia venerdì 5 gennaio ma da giorni c’è già chi applica sconti scatenando le polemiche di alcuni commercianti, sintetizzate da Giuseppe Giancristofaro, presidente di Ferdermoda Napoli, sezione abbigliamento di Confcommercio, che a Repubblica denuncia: “C’è grande confusione e molti colleghi fin dal 2 gennaio hanno cominciato ad applicare i saldi, qualche giorno prima della data ufficiale”.

Secondo le stime realizzate da Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Research, il 63,8% dei consumatori acquisterà durante i Saldi (-1,2 punti percentuali rispetto allo scorso anno), un rito che rappresenta soprattutto un’occasione per comprare articoli a cui si pensava da tempo o che altrimenti non ci si potrebbe permettere. Tra chi invece non approfitterà dei Saldi, uno su due lo farà per risparmiare e uno su tre per il peggioramento della propria situazione economica.

Saldi al via, il 63,8% dei consumatori acquisterà: ma c’è incertezza

La spesa principale sarà per capi di abbigliamento (95,2%) e calzature (86,3%) seguiti dagli accessori (46%), mentre pelletteria e articoli di valigeria registreranno i maggiori incrementi rispetto allo scorso anno (+7,8 punti percentuali); l’85% dei consumatori destinerà un budget di spesa inferiore ai 200 euro, sostanzialmente in linea con lo scorso anno. I negozi di fiducia si confermano il canale di acquisto preferito (47,6%) seguiti dall’online (38,7%); per un consumatore su due i cambiamenti climatici stanno condizionando le proprie abitudini di acquisto. Quanto alle imprese del commercio al dettaglio, circa il 60% ritiene che il numero dei clienti che entreranno in negozio per i Saldi sarà simile allo scorso anno, mentre il 21,5% prevede una presenza minore di clienti soprattutto per motivi di risparmio; per incrementare il proprio business il 79% delle imprese ha realizzato campagne di vendita sui social e il 30% attività di e-mail marketing; i network più utilizzati per attività di business sono Facebook (94,9%) e Instagram (89,2%).

Saldi al via, 4 italiani su 10 spenderanno in media 267 euro

Quattro italiani su dieci, rileva un sondaggio di Ipsos per Confesercenti, hanno già pianificato di comprare in saldo con una spesa media di 267 euro a persona. Ma secondo il Codacons il giro d’affari sarà nettamente inferiore ai livelli pre-Covid: tra i 4 e i 4,5 miliardi contro gli oltre 5 che si registravano prima della pandemia. Crea incertezza, come detto, il cambiamento climatico con le temperature eccezionalmente miti registrate tra ottobre e dicembre che hanno quasi dimezzato (-46%) gli acquisti delle collezioni autunno-inverno. Ne consegue che i negozi arrivano ai Saldi senza avere praticamente mai avuto l’occasione di venderle a prezzo pieno. Da qui la richiesta, non nuova, di posticipare l’inizio delle offerte.

Saldi, la richiesta di slittare tutto in Primavera

“Bisogna rivedere le norme”, commenta il presidente nazionale di Fismo Confesercenti, Beniamino Campobasso, spiegando che “i Saldi iniziano in un periodo eccessivamente precoce rispetto al fine stagione. Le imprese non hanno un sufficiente lasso di tempo per commercializzare le merci a prezzo pieno e si vedono costrette a svendere in saldo per seguire l’onda dettata dalla grande distribuzione organizzata e dal commercio online. A ciò si aggiunge il fatto che le condizioni climatiche, con le temperature praticamente estive che si sono protratte durante tutto il periodo autunnale, hanno pesantemente condizionato in negativo la vendita di capi invernali”. “La stagione fredda – osserva Campobasso – arriverà solo dopo l’avvio dei Saldi”.

Redazione

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