La presentazione
Sanità, scuola e formazione il presente è digitale
Si è svolto martedì 28, presso l’Aula Magna di Biotecnologia della Federico II, la presentazione di “Digitale” il libro scritto da Francesco Di Costanzo Presidente di Fondazione Italia Digitale, PA Social e Cittadini di Twitter, insieme al giornalista Domenico Bonaventura. Piattaforme digitali, social, chat, sono state centrali durante la pandemia e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro e il settore pubblico è chiamato a essere protagonista del cambiamento con processi di comunicazione, informazione, dialogo e interazione di qualità al servizio dei cittadini. È quanto emerso durante la presentazione tra professionisti della salute, docenti, studenti e medici in formazione.
«La rivoluzione è digitale o non è – sottolinea Di Costanzo– grazie allo straordinario lavoro di tanti professionisti in tutta Italia oggi il nostro Paese è ricco di buone pratiche, dobbiamo renderle normalità. Il digitale è utile se semplice, concreto, equo e alla portata di tutti, deve essere popolare». Andando al libro Di Costanzo aggiunge: «Digitale è un racconto, una storia di tante cose fatte nel nostro Paese dal 2015 a oggi, che hanno cambiato in modo radicale il modo di lavorare di comunicatori, giornalista e tutti quelli legati al mondo della P.A. Il tutto portato avanti con volontà e voglia di fare, per spingere le amministrazioni a essere protagoniste anche sui programmi digitali. Quella di oggi è una realtà che interessa non solo i professionista del settore, ma tutti i cittadini. Per farlo chiediamo la riforma della legge 150 del 2000, relativa alla comunicazione nella P.A., che non può più bastare. – chiude il presidente di P.A.- Lavoreremo attivamente per far si che venga riconosciuta la dignità lavorativa a tutti quelli del settore»
Gli fa eco Domenico Bonaventura, giornalista campano, fondatore di Velocitàmedia.it e, come detto, coautore del saggio: «Pa Social nasce del 2015 grazie a Di Costanzo, un visionario, che lavorando come professionista della pubblica amministrazione, ha capito la necessità per tutti quelli che lavoravano della comunicazione della P.A. di ritrovare dignità lavorativa. Il libro nasce ovviamente dalle esigenze dettate della pandemia. Quando si dice che le piattaforme digitali sono satana, è una approssimazione errata: il trucco è quello di sapersi informare e sapere come usarle. Con il libro non abbiamo solo voluto si scrivere una “biografia” della associazione PA Social, ma tracciare una linea di quello che è che dovrà essere il futuro della comunicazione».
Tra aneddoti, consigli, esperienze, appunti e obiettivi per il presente e il futuro della comunicazione e dell’informazione pubblica sono state ripercorse le esperienze italiane di comunicazione pubblica, dalle grandi città ai piccoli centri, tracciando un itinerario che parte dai primi esempi di comunicazione digitale per arrivare alla pandemia e ai nuovi modelli organizzativi del lavoro, una cronaca del cambiamento, anche culturale, che è avvenuto nel rapporto tra enti, aziende pubbliche, realtà sanitarie e cittadini.
Dopo i saluti istituzionali portati dalla prof.ssa Maria Triassi, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II, dell’avv. Anna Iervolino, Direttore Generale Azienda Ospedaliera Università Federico II e della Dr.ssa Emilia Anna Vozzella, Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, sono intervenuti, tra gli altri, Marzia Sandroni, responsabile del Tavolo Coordinamento Comunicatori delle Aziende sanitarie Federsanità, Alessandra Migliozzi, capo ufficio stampa del Ministero dell’Istruzione, autrice del libro “La scuola non si ferma” un racconto corale delle scuole e degli studenti che, partendo dal primo lockdown, come in un diario, danno spazio alla narrazione del proprio vissuto, Davide Uccella, giornalista di Canale 21 che ha moderato l’evento, Pietro Citarella, Cristiana Cristiani, Alessandra Dionisio coordinatori regionali di PA Social.
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