4 ori, 4 argenti e 2 bronzi: l’Italia è la prima potenza al mondo della scherma. Si chiude a un solo podio di distanza dal record di 11 podi italiani in un mondiale (Catania 2011) l’avventura italiana ai Campionati mondiali di Scherma di Milano, migliorando il bottino di 8 medaglie della precedente edizione del Cairo 2022.
Un bilancio più che positivo che, secondo il presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi, vale un bel nove in pagella per la spedizione azzurra. Resta il rammarico per la medaglia sfumata in una delle ultime gare disputate, il fioretto maschile a squadre, che ha visto gli azzurri -seppur favoriti – uscire sconfitti da Hong Kong ai quarti di finale. Una gara non priva di polemiche, con gli italiani in vantaggio per buona parte dell’assalto, poi rimontati sul finale, che ha visto infine un atleta di Hong Kong zittire il pubblico di casa, scatenando la rabbia degli azzurri. Una “polemichetta” se paragonata a quella dei giorni scorsi innescata dall’esclusione (e riammissione) della schermitrice ucraina Kharlan, rea di non aver salutato l’avversaria russa Smirnova al termine della gara. O alla mancata presentazione in pedana dello schermidore ucraino Igor Reizlin, dove ad attenderlo c’era il suo avversario russo, Vadim Anokhin.

Ma al netto della delusione finale, restano i podi e le medaglie conquistate per la federazione italiana. A partire dagli ori di Alice Volpi, nel fioretto individuale donne, di Tommaso Marini nel fioretto individuale uomini, del fioretto femminile a squadre (Errigo, Favaretto, Palumbo e Volpi) e della spada maschile a squadre (Cimini, Di Veroli, Santarelli e Vismara); per proseguire con gli argenti di Alberta Santuccio nella spada individuale donne, di Arianna Errigo nel fioretto individuale donne e di Davide Di Veroli (spada individuale uomini), oltre a quello conquistato nella spada femminile a squadre (Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria e Alberta Santuccio). Infine, i due bronzi di Mara Navarria nella spada individuale donne e di Martina Favaretto nel fioretto individuale donne. Vittorie nel fioretto femminile che non sono una novità, con le italiane che dominano da anni nella disciplina, e un oro maschile nella spada a squadre che invece torna in Italia dopo 30 anni, con il trionfo contro i cugini francesi.

E se il medagliere segna un risultato incredibile, altrettanto lo sono le storie degli atleti italiani che le hanno portate a casa, a partire da Arianna Errigo. Dopo l’oro mondiale al Cairo nel 2022, la campionessa aveva annunciato la gravidanza di due gemelli, nati lo scorso marzo. E dopo soli quattro mesi di nuovo in pedana, di nuovo da protagonista, con un oro a squadre e un argento individuale che assumono ancora più significato. “Sono felice. Torno a casa con un altro oro Mondiale, non so a quanti sono arrivata e sono molto felice”, aveva dichiarato Errigo dopo la finale a squadre. E la sensazione è che la voglia di continuare a vincere medaglie sia ancora molta, e la testa sia già alle Olimpiadi di Parigi dell’anno prossimo.

Una sfida, quella italiana in questo mondiale, vinta sia in pedana che fuori, nell’organizzazione dell’evento. “Al termine di questo Mondiale la nostra federazione può affermare: ‘missione compiuta’. Abbiamo onorato questa gara a livello sportivo, ma i numeri parlano anche della ottima riuscita di questo grande evento”, dice Paolo Azzi, presidente della federazione. Che aggiunge: “Una riuscita complessiva testimoniata dai numeri (si parla di oltre 40mila spettatori con soldout in tutti e 9 i giorni di gara, ndr) e dall’audience, oltre che dagli sforzi fatti per promuovere la scherma”. Il messaggio di atleti e dirigenti verso il resto del mondo è chiaro: l’Italia è pronta a dire la sua alle Olimpiadi di Parigi 2024.