Scuola, De Luca alza la voce: “Mamme disponibili a mandare i bambini in classe non ne ho incontrate”

Vincenzo De Luca non le manda a dire alle famiglie che hanno protestato contro la sua ordinanza del 15 ottobre per la chiusura alla didattica in presenza delle scuole. Anzi, deve contenersi il presidente della Campania, mentre annuncia la chiusura Regione a causa della brusca impennata dei contagi delle ultime settimane, per non aggiungere altre considerazioni. “Volevo dire cose pesanti nei confronti di alcune mamme – ha infatti esordito – io mamme disponibili a mandare bambini a scuola in queste condizioni di contagio non ne ho incontrata nessuna. Verifichiamo lunedì se possibile aprire le elementari. Qualche organo di informazione ha speculato pure su questo: si aprono le elementari se ci sono condizioni di tutela salute dei bambini sennò si chiude la mobilità”.

Nei giorni successivi all’ordinanza una protesta si è animata nei pressi di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione a Napoli. Una raccolta firme per spingere a riaprire alla didattica a distanza è partita sulla piattaforma change.org. La Campania ha poi emesso un’altra ordinanza che ha riaperto alla didattica in presenza per gli alunni dai 0 ai sei anni.

“Non abbiamo chiuso le scuole, abbiamo chiuso mobilità e assembramenti. La didattica la decidono le autorità. Abbiamo riconfermato ordinanza dopo che alcuni buontemponi si erano rivolti al Tar”, ha lamentato De Luca. Che ha poi fornito dei numeri per sostenere che la riapertura delle scuole ha inciso sull’aumento dei positivi delle ultime settimane. “Nella fascia da 0 a 5 anni, nelle due settimane dopo l’apertura dell’anno scolastico, siamo passati da 88 a 402 positivi. Da 6 a 10 anni prima 57 contagi e 476 dopo l’apertura. Nella fascia 11-14, 49 contagi e poi 479. Fascia 15-18 anni, 82 contagi prima, 558 dopo. Questi sono i dati che ci dicono gli epidemiologi e sono la fotografia oggettiva della situazione”, ha aggiunto. “È l’ora della responsabilità e delle decisioni consapevoli – ha continuato – Se i dati sono questi, non si apre alla mobilità e sarà inevitabile mantenere la didattica a distanza. Pongo alle mamme e ai papà una domanda: l’alternativa qual è? Non credo che ci sia una mamma o una papà degno di questo nome che decida di mandare i bambini a scuola in queste condizioni”, ha commentato De Luca.

E sempre sulla scuola, ha affermato di aver “ascoltato, in questi giorni, alcune delle affermazioni più stupide e più irresponsabili: ‘le scuole sono le ultime cose che dobbiamo chiudere’. Affermazione del tutto irresponsabile. Le prime o le ultime attività da chiudere sono determinate dal livello di contagio, non in astratto. Le priorità sono dettate dal numero di contagiati che abbiamo non dagli ideologismi. Sembra un’affermazione banale eppure dobbiamo ripeterla”. Il governatore ha anticipato i nuovi positivi del giorno: 2.280 i contagiati del bollettino quotidiano formulato dall’Unità di Crisi della Regione Campania. Domani sul tema scuola si riunisce l’Unità di Crisi.