Reazioni contrastanti alla decisione dell'assessore Philipp Achammer
Scuola, in Alto Adige mai più voti sotto il 4 per gli studenti: “I 2 e i 3 umiliano e non sono necessari”
A Bolzano, rientro a scuola con una grande novità: seguendo l’esempio di Austria e Germania, dove addirittura esiste solo un voto negativo, una legge provinciale abolisce di fatto i voti sotto il 4.
In Alto Adige, con l’inizio del nuovo anno scolastico, nessun voto potrà essere inferiore al 4. Una grande novità per gli studenti del posto, che deriva dall’entrata in vigore di una legge provinciale. La riforma è valida per la scuola tedesca e per il primo e secondo grado d’istruzione in Alto Adige. Questa decisione, approvata nel mese di aprile 2023, ha generato non poche discussioni.
I sostenitori della riforma, come l’assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca Philipp Achammer, sostengono che i voti inferiori al 4 sono inutili e dannosi per la motivazione degli studenti. Secondo Achammer, un voto di 4 indica già una preparazione insufficiente, e non è necessario aggiungere un voto ancora più basso per sottolineare questo fatto.
I critici della riforma, come il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, sostengono che un sistema di valutazione che non prevede insufficienze molto gravi potrebbe non essere sufficientemente serio e imparziale. Valditara e altri critici sostengono che è importante che gli studenti siano consapevoli dei loro limiti e siano spronati a migliorare.
La riforma è in linea con una tendenza crescente nel mondo educativo, che punta a riconsiderare l’approccio tradizionale alla valutazione. Secondo alcuni esperti, il sistema di valutazione tradizionale è troppo focalizzato sugli errori e non valorizza adeguatamente i progressi degli studenti.
In conclusione, la riforma altoatesina è una misura controversa, ma che rispecchia una tendenza crescente nel mondo educativo. L’iniziativa, infatti, è stata sostenuta anche da esperti del settore educativo e della psicologia, come Daniele Novara e Matteo Lancini.
© Riproduzione riservata




