Per ben undici anni è riuscito a fingersi agente di polizia con la sua compagna, una messinscena infinita che però si è conclusa amaramente quando la donna si è rivolta alla polizia, quella vera.

È la storia che arriva da Monopoli, in provincia di Bari, dove la donna in questione si è rivolta al locale commissariato raccontando che l’ormai ex compagno aveva sempre detto di essere un poliziotto e di far parte delle volanti della Questura di Bari.

Quando la relazione tra i due è finita, non riuscendo ad accettare la fine del rapporto, il presunto agente di polizia aveva iniziato a farsi insistente, tanto da spingere l’ex fidanzata a rivolgersi a quelli che credeva essere i colleghi del suo ex compagno.

Ma una volta giunta in commissariato è emersa la verità: i poliziotti, quelli veri, hanno accertato che l’uomo aveva usurpato la qualità di pubblico ufficiale.

Dopo aver verificato che non detenesse armi presso la sua abitazione, i poliziotti gli hanno contestato la violazione amministrativa prevista dal reato di “usurpazione di titolo”, avviando il relativo procedimento presso la Prefettura di Bari.L’uomo adesso rischia una sanzione che va da 154 euro a 929 euro.

Redazione

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