A 96 anni vittima dei bombardamenti su Kharkiv
Sopravvissuto alla Shoah, Boris ucciso nella “denazificazione” dell’Ucraina di Putin
Boris Romanchenko era sopravvissuto alla Shoah. È morto durante l’operazione di “denazificazione” dell’Ucraina, come definita dal Presidente della Russia Vladimir Putin nell’annuncio dell’invasione lo scorso 24 anni. A dare la notizia è stata la Fondazione dei lager di Buchenwald e Mittelbau-Dora. Romanchenko è morto a causa delle conseguenze di un bombardamento sulla città di Kharkiv.
La fondazione ha riportato nel suo post su Twitter: “Il nostro amico Boris Romanchenko, sopravvissuto ai campi di concentramento di Buchenwald, Peenemunde, Dora e Bergen-Belsen, è morto venerdì scorso in un attacco al suo condominio a Kharkiv. Siamo profondamente scioccati”. La fondazione ha ricordato come l’uomo si fosse dedicato a “ricordare i crimini del nazionalsocialismo ed era vicepresidente del Comitato internazionale Buchenwald-Dora”.
Как мы узнали от его близких, наш друг Борис Романченко, который пережил нацистские лагеря #Buchenwald, #Peenemünde, #Dora и #BergenBelsen, был убит в прошлую пятницу в результате взрыва бомбы в своем доме в #Харькове. Мы глубоко встревожены. pic.twitter.com/hgJeL6gkGT
— Stift. Gedenkstätten Buchenwald und Mittelbau-Dora (@Buchenwald_Dora) March 21, 2022
Su Telegram il messaggio del sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj. “Boris Romanchenko, 96anni, ex prigioniero dei lager nazisti, è morto a Kharkiv. Dopo essere sopravvissuto a Buchenwald, Peenemunde, Dora Mittelbau, Bergen-Belsen, è stato ucciso da un missile russo lanciato contro il suo appartamento durante ‘l’operazione di denazificazione’. I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler“.
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