Non ha voluto ‘tradire’ l’indole violenta che in più occasioni aveva già messo in imbarazzo la sua potente famiglia. Amina Mariam Bokhary, rampolla 46enne dell’omonima famiglia di Hong Kong, è stata arrestata questa notte dai carabinieri dell’aliquota radiomobile di Sorrento all’interno di un hotel della costiera.

I militari erano stati allertati perché la donna aveva aggredito alcuni dipendenti della struttura. Alcuni clienti infatti si erano lamentati in reception per i rumori molesti che provenivano dalla sua stanza, ma quando il personale di servizio aveva chiesto di rispettare il riposo altrui la donna è andata in escandescenze e li ha colpiti.

Non solo. Amina Mariam Bokhary ha poi aggredito gli stessi carabinieri intervenuti dopo la segnalazione degli altri ospiti, sputandogli addosso e ripetendo insistentemente “Omicron”, la variante più diffusa del Coronavirus La 46enne è finita in manette ed è ora in attesa di giudizio.

Una vacanza ‘vip’ finita dunque con un arresto quella di Amina Mariam Bokhary, che ha già un passato turbolento in patria che gli era costato anche una condanna. Ciò che spicca però è l’influenza della sua famiglia: suo padre è Syed Bagh Ali Shah, membro del consiglio dell’ex Borsa di Hong Kong, suo zio Kemal Bokhary, è stato giudice della Corte d’appello di Hong Kong, mentre il nonno Daoud Bokhary è stato il fondatore della Bokhary Securities.

Amina Mariam Bokhary venne già arrestata nel 2010 in patria, ad Hong Kong, per aver provocato un incidente stradale ed aver poi aggredito un agente della polizia locale. Venne condannata a 12 mesi di libertà vigilata con sospensione della patente per un anno. Un caso giudiziario che provocò nel Paese una ondata di proteste anche per i precedenti della rampolla, già multata nel 2001 e condannata a 240 ore di servizio civile nel 2008 per altri due episodi simili di violenza.

Nonostante il passato infatti, il giudice che si occupò del caso del 2010 decise di non spedirla al carcere a causa di un disturbo mentale diagnosticatole nel 2007. Nella sentenza il giudice Anthony Yuen Wai-ming scrisse che Bokhary aveva “un passato senza macchia ed è nata in una buona famiglia con genitori premurosi, con un eccellente curriculum accademico”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia