Viminale rafforza i controlli sulla movida
Stop alle discoteche, ricorso al Tar dei gestori dei locali contro l’ordinanza che ‘spegne la musica’
Un ricorso immediato da presentare al Tar del Lazio per consentire la riapertura immediata delle aziende. Il Silb Fipe, il sindacato che rappresenta le imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo passa alle vie legali contro l’ordinanza firmata domenica dal ministro della Salute Roberto Sperenza che “spegne la musica” nei locali da oggi fino al 7 settembre (salvo proroghe) per il rischio legato al contagio da Covid-19.
Nuova ordinanza:
1. Sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico.
2. Obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento.
Avanti con prudenza— Roberto Speranza (@robersperanza) August 16, 2020
La decisione è arrivata nel corso del direttivo nazionale del sindacato presieduto da Maurizio Pasca, che l’ha anticipata all’Ansa. “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio”, accusano i gestori delle discoteche, che avevano già lanciato l’allarme nei giorni scorsi, quando si era iniziato a discutere di uno stop, per una perdita per il settore da 4 miliardi di euro.
Il presidente del sindacato spiega ancora: “La chiusura è ingiustificata, ci sono assembramenti dappertutto: sulle spiagge, nei luoghi della movida, sui treni regionali. Perché penalizzare solo noi? I giovani sono irrispettosi e maleducati, se ne fregano di tutti e di tutto. Se venissero sanzionati ci penserebbero due volte, prima di non indossare la mascherina. Non possiamo risponderne sempre noi”.
A nulla sono bastate le rassicurazioni del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli di e ha assicurato aiuti economici alle imprese costrette di nuovo alla chiusura dopo poche settimane di attività. Proprio domani mattina è in programma un incontro tra il ministro e il Silb. L’ordinanza di Speranza aveva messo un punto sul Dpcm dello scorso 7 agosto, che consentiva ai governatori l’eventuale scelta di consentire l’apertura delle attività.
A gettare benzina sul fuoco anche Matteo Salvini. Il leader della Lega è tornato ad attaccare sul caso discoteche, dopo essersi schierato contro l’ordinanza di Speranza già domenica: “Mentre chiudono discoteche e locali da ballo all’aperto, a Spino d’Adda in provincia di Cremona c’è un rave party da quattro giorni e quattro notti con musica ad alto volume e centinaia di ragazzi arrivati anche dall’estero. Per imprenditori e cittadini perbene, il governo prevede restrizioni e multe. Per clandestini e abusivi, invece, tolleranza e coccole”.
VIMINALE RAFFORZA I CONTROLLI SULLA MOVIDA – Il nuovo capo di Gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, ha intanto firmato una ordinanza inviata ai prefetti sull’applicazione della direttiva emanata dal ministro della Salute Roberto Speranza sullo stop al ballo e l’obbligo di mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi della movida.
Frattasi chiede di convocare i Comitati provinciali dell’ordine e della sicurezza in modo da organizzare i servizi di vigilanza sul territorio per far rispettare le nuove prescrizioni
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