Le Ragioni di Israele
“Tel Aviv blocca i ventilatori donati”, ma è la solita bufala montata ad arte
Il sindaco di Udine aveva proposto di non disputare la partita Israele-Italia accusando lo Stato ebraico di aver fermato la donazione di un’azienda italiana. La verità? Il salvavita è stato comprato dall’Unicef, che ha pagato il conto
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, aveva chiesto l’annullamento della partita di calcio Italia–Israele a causa del blocco a Tel Aviv di una donazione di materiale sanitario dell’azienda Siare Engineering di Bologna, del valore stimato di circa 700mila euro, destinato ai neonati della striscia di Gaza. La notizia è stata ripresa con grande evidenza da alcuni quotidiani locali, assieme alle proteste per la mancata risposta di Israele stessa e del nostro Ministero degli Esteri alla lettera del primo cittadino.
A questo punto, con la leale collaborazione del sindaco, che ringrazio, ho contattato l’azienda bolognese, che cortesemente mi ha chiarito – scrivendolo nero su bianco (verba volant, scripta manent) – che da parte loro non c’è stata nessuna donazione, ma la fornitura di quel materiale salvavita all’Unicef, che ha provveduto a saldare il conto. Versione pertanto totalmente diversa da quella raccontata ai giornali da Loris De Filippi, attualmente health specialist per conto dell’Unicef a Gaza e già presidente di Medici Senza Frontiere, secondo il quale i ventilatori pediatrici erano stati donati nei primi mesi del 2025 dalla Siare all’Unicef.
Devo dare atto a De Toni di aver confermato sulla stampa locale, con grande onestà intellettuale, la versione dei fatti che ho appurato. Proprio per questo credo che insieme si possa fare un passo ulteriore, cercando di verificare con la collaborazione dell’Ambasciata israeliana a Roma (che ho già contattato) la possibilità di rintracciare questo materiale e farlo arrivare a destinazione. Credo infatti che Israele debba mostrare tutta la sua superiorità morale, anche di fronte al massacro a freddo di queste ore di civili israeliani a Gerusalemme e all’ignobile presa di posizione di Hamas che ha definito eroica l’azione dei due assassini, dando il via libera all’invio a Gaza di quelle apparecchiature mediche. Non va mai dimenticato che le vittime dei terroristi di Hamas non sono solo gli israeliani ma anche la popolazione civile di Gaza, specialmente i bambini.
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