Una scossa di terremoto è stata avvertita distintamente nella zona di Ancona verso le 10.38 di stamattina. L’episodio sismico è stato molto breve ma ha fatto tremare mobili nelle case e si è percepita anche al pianterreno. Al momento non si conosce la magnitudo della scossa in un’area già bersagliata da una scia sismica che prosegue dopo le due forti scosse del 9 novembre scorso (5.5 e 5.5) e l’ultimo episodio 3.7 dell’8 settembre al largo della costa anconetana alle 16.36. Non sono stati segnalati per ora danni o disagi alle persone.

Il simologo: “La zona tra Fano e Pesaro sarà sempre soggetta agli effetti del movimento dell’ampia faglia sotto il mare Adriatico, con una pericolosità sismica che oscilla tra 5,5 e 6 gradi della scala Richter. Dunque dobbiamo agire sulla prevenzione, per ridurre il rischio che le scosse possono rappresentare per gli edifici e gli insediamenti umani”, spiega il sismologo Emanuele Tondi.

Domanda di contributo per popolazioni colpite dal terremoto

Sono una decina le domande presentate sulla piattaforma aperta dal Comune di Ancona pochi giorni fa per il contributo di autonoma sistemazione (Cas) per i soggetti colpiti dal sisma del 9 novembre 2022.

Con una delibera proposta dall’assessore Protezione civile Giovanni Zinni, la scorsa settimana la giunta ha preso atto dei criteri riportati nell’Ocdpc 991 per l’assegnazione del contributo e ha disposto i criteri di assegnazione e le modalità di presentazione della domanda.

Da un’analisi dei rapporti d’intervento pervenuti dal Comando dei Vigili del Fuoco riguardanti gli edifici che hanno subito “danni gravi, danni rilevanti e interdizione danni parziali”, sono stati preliminarmente censiti nel Comune di Ancona circa 100 nuclei familiari come possibili percettori del Cas.

Possono presentare domanda per ricevere il contributo Cas: tutti i nuclei familiari, non possessori di altri immobili residenziali di proprietà fruibili nello stesso Comune o Comuni limitrofi, residenti in un’unità abitativa nella quale prima degli eventi sismici del 9 novembre 2022 era stabilita la dimora principale, abituale e continuativa, raggiunti da ordinanza sindacale di inagibilità totale dell’immobile o atto di sgombro dei vigili del fuoco; tutti i nuclei familiari, non possessori di altri immobili residenziali di proprietà fruibili nello stesso Comune o comuni limitrofi, che siano residenti in un’unità abitativa nella quale prima degli eventi sismici del 9 novembre scorso era stabilita la dimora principale, abituale e continuativa, raggiunti da ordinanza sindacale di inagibilità parziale dell’immobile o atto dei vigili del fuoco di parziale inagibilità, tale che venga meno la capacità della permanenza al loro interno.

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