«Il momento è complicato ma sono ottimista perché questa è anche una opportunità senza precedenti: è un momento in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono più rapidamente che mai». È la visione di Tim Cook, ceo di Apple, lanciata agli studenti dell’università Federico II di Napoli nel giorno in cui ha ricevuto la laurea honoris causa in Innovation and international management dal rettore Matteo Lorito.

Nel suo discorso agli studenti napoletani, il numero uno della multinazionale americana, leader nel settore della tecnologia, sottolinea le grandi potenzialità che ci sono nonostante la crisi in corso: «Le vedo qui a Napoli, le vedo in questa straordinaria università e lo vedo soprattutto in voi. Il nostro mondo è complesso, e lo diventa sempre più ogni giorno, ma quando le cose diventano troppo complicate, bisogna fermarsi e chiedersi: “Ho posto le domande giuste?”. Vi state facendo guidare dai vostri valori verso la giusta risposta?». «Oggi la questione non è solo come migliorare la tecnologia, se non ci chiediamo anche come la tecnologia può migliorare la vita delle persone».

Alla cerimonia andata in scena ieri nell’aula magna dell’università federiciana erano presenti il console degli Stati Uniti d’America a Napoli Tracy Roberts-Pounds, il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi, il prefetto Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano, il presidente della Corte d’Appello Giuseppe de Carolis di Prossedi e il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis. «Il rapporto tra Federico II e Apple – ha sottolineato il rettore Lorito – si è consolidato con l’accordo stipulato un anno fa per la Apple Developer Academy, un progetto sperimentale e diventata oggi una realtà strutturale. Lì è nata l’idea di proporre questa laurea honoris causa a Tim Cook». Quest’ultimo si è detto «onorato di ricevere questo riconoscimento da un’istituzione con una storia così illustre, che ha istruito alcune tra le menti più brillanti per quasi 800 anni».

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.