Lancette degli orologi un’ora indietro, dalle 3 alle 2, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre per il ritorno dell’ora solare. Nel week end guadagneremo un’ora di sonno e perderemo un’ora di luce al pomeriggio, recuperata invece al mattino. L’ora solare resterà ‘in vigore’ fino all’ultimo fine settimana di marzo, tra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021, quando si sposteranno nuovamente in avanti le lancette.

Questa potrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere l’ultima volta: due anni fa infatti era stata avanzata in Europa la proposta di abolire il cambio dell’ora, in particolare dai Paesi del nord come Finlandia e Polonia. La consultazione, che aveva coinvolto circa 5 milioni di cittadini, aveva visto il voto favorevole di quasi l’80% dei votanti.

Dal voto era nata quindi una discussione nella Commissione europea, senza però raggiungere una decisione che potesse accontentare tutti gli Stati membri. Per questo la possibilità è che si proceda in autonomia, con un ‘fronte meridionale’ che potrebbe mantenere l’ora legale per tutto l’anno e i Paesi nordici che invece farebbero l’esatto opposto.

In tutto ciò l’Italia non ha ancora preso una posizione chiara: la vicina Francia, per esempio, ha deliberato dopo una consultazione popolare indetta dall’Assemblea Nazionale di bandire per sempre l’ora solare.

Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, in una nota emessa proprio in vista dell’imminente cambio di orario, ha reso noto che nei sette mesi di ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro. In termini di sostenibilità ambientale, sono state 205mila le tonnellate in meno di Co2 immesse in atmosfera.

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