Trasporto pubblico? No grazie, a Napoli meglio in auto

I napoletani non si fidano del trasporto pubblico, e come dar loro torto, di certo a Napoli non è sinonimo di eccellenza. È per questo che per muoversi continuano a preferire la tradizione della mobilità privata, auto e moto, a discapito dei mezzi pubblici locali considerati carenti e inefficienti. A ciò va aggiunta la combinazione di pandemia, crisi energetica e inflazione.

Un altro mondo rispetto al passato. Confrontando i dati attuali con quelli del 2019, un sondaggio Ipsos-Legambiente ha evidenziato che a Napoli è in aumento la percentuale di spostamenti in auto e a pied, e si usa poco la bici. Il sondaggio rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che punta al miglioramento della qualità dell’aria con stili di mobilità più sostenibile. I dati emersi dal monitoraggio hanno evidenziato che continuiamo a usare spesso l’auto, anche nei tratti brevi e soprattutto fuori dai grandi centri abitati. A Napoli il 39%% del campione dichiara di usare di più l’automobile rispetto a tre anni fa, mentre solo il 16% dichiara di usarla meno.

«La fotografia scattata dal nostro sondaggio – commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – dimostra ancora una volta che è ancora lontana una città che si muove con una mobilità dolce e sostenibile. L’auto la fa ancora da padrone causa di un trasporto pubblico carente e inefficace come certificano i continui bollettini di guerra su ritardi, sospensione di corse della Vesuviana e della Linea della Metropolitana. Occorre accelerare il passo con interventi e misure ad hoc: ampliamento delle ciclabili, zone a traffico limitato e potenziamento del trasporto rapido di massa, solo per citarne alcune, per arrivare ad avere un sistema di mobilità più sostenibile. Da anni sulla programmazione e miglioramento della mobilità cittadina si viaggia lenti come una lumaca».