Un omicidio brutale. È quello commesso in una villetta di Castrì di Lecce, piccolo centro di 2mila anime a pochi chilometri dal capoluogo. La vittima è Donato Montinaro, anziano di 75 anni, trovato morto stamani: nell’abitazione di via Roma viveva anche la figlia disabile di 48 anni, illesa.

A scoprire il corpo è stata la donna delle pulizie, che ha trovato il pensionato, ex falegname, legato alla parte bassa di un tavolo. Montinaro, con precedenti penali per violenza sessuale, furto e lesioni personali, aveva mani e piedi bloccati da fascette da elettricista e le gambe immobilizzate da nastro da imballaggio. I Carabinieri della stazione di Calimera e del Reparto operativo di Lecce, intervenuti dopo la richiesta di aiuto, hanno riscontrato diverse ferita da arma taglio, in particolare sul volto dell’anziana vittima, ma la causa della morte potrebbe essere un colpo con un oggetto contundente in testa.

Le indagini sono coordinate dalla pm di Lecce Maria Consolata Moschettini. Al vaglio degli investigatori anche le immagini registrate da alcuni sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.

Probabilmente, ma solo l’autopsia potrà confermarlo, l’omicidio di Montinaro è avvenuto venerdì sera, dopo le 21, quando è andata via da casa la badante della figlia e la sorella. L’anziano avrebbe aperto la porta d’ingresso al suo o ai suoi assassini, visto che non sono stati rilevati segni di effrazione. 

Ancora ignoti il ‘movente’ dietro l’omicidio. Si valuta l’ipotesi di una rapina ‘finita male’, ma dopo i primo sopralluoghi l’abitazione non sarebbe stata messa a soqquadro e la vittima non custodiva cifre significative. Viste le modalità con cui Montinaro è stato ucciso, non è escluso che che si sia trattato di un’azione pianificata.

Sotto shock anche il sindaco del piccolo Comune, Andrea De Pascali: “Oggi la nostra comunità si è svegliata con questa terribile notizia. Probabilmente è stato lo stesso Donato ad aprire la porta all’assassino, visto che non ci sono segni di effrazione. Era vedovo da qualche anno, viveva solamente con la figlia disabile dalla nascita”. 

Redazione

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