Trump accoglie solo migranti bianchi sudafricani perché “discriminati”, la guerra con Pretoria è solo iniziata

Donald Trump fina dall’inizio del suo mandato presidenziale ha rivolto una particolare attenzione alla minoranza bianca del Sud Africa, dichiarando più volte che avrebbe facilitato la loro emigrazione negli Stati Uniti. Influenzato da Elon Musk, sudafricano di nascita, il presidente americano aveva più volte minacciato il governo sudafricano di evitare ogni tipo di discriminazione verso la minoranza bianca, soprattutto di origine boera.

Trump accoglie solo migranti bianchi sudafricani perché “discriminati”

In questi giorni sono arrivati a Washington il primo gruppo di rifugiati partita dalla Repubblica Sudafricana, grazie proprio alle facilitazioni voluta da Donald Trump. Una cinquantina di afrikaner si sono così imbarcati da Johannesburg e grazie a questo nuovo programma di migrazioni sono potuti arrivare facilmente negli Stati Uniti come rifugiati politici. Questi cittadini sudafricani vengono accolti per discriminazione razziale, come ha dichiarato un portavoce governativo, e si tratta di famiglie con bambini. Questo è l’unico programma dedicato all’immigrazione che è stato riaperto, mentre tutti gli altri restano chiusi.

La replica del governo di Pretoria

Il governo di Pretoria ha respinto tutte le accuse statunitensi, dicendosi profondamente offeso per l’atteggiamento americano e sottolineando come la minoranza bianca sia rispettata in Sud Africa. I bianchi rappresentano meno del 5% del totale, ma hanno un peso importante nell’economia nazionale e gli vengono riconosciuti molti diritti a cominciare dalla lingua visto che l’Afrikaans è una delle lingue ufficiali del paese. Washington invece sostiene che le leggi sull’affirmative action e la recente normativa sull’esproprio delle terre colpirebbero in esclusivamente la comunità bianca.

Il governo del presidente Ciryl Ramaphosa ha negato che ci siano stati espropri fino ad oggi  e parlano di accuse infondate. Pretoria ha sottolineato che non esiste nessun tipo di discriminazione verso i banchi, ma non ha negato a nessuno il permesso di lasciare il paese in direzione degli Stati Uniti. Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (Hhs) ha già predisposto tutto per l’arrivo di questo primo gruppo di rifugiati come alloggi e tutti i beni di prima necessità. La Casa Bianca ha dichiarato che questo è soltanto il primo viaggio di un programma che sta prendendo forma e che i sudafricani sono ben accetti negli Stati Uniti. Washington ha inoltre dichiarato che restano sospesi tutti i finanziamenti verso il Sud Africa per la sua politica ostile verso l’amministrazione americana e la sue accuse contro Israele presso il Tribunale Penale Internazionale. Si apre così una nuova fase nel mondo delle migrazioni, nata da una precisa richiesta di Trump e di uno scollamento nell’economia sudafricana che potrebbe subire gravi conseguenze per la partenza della minoranza bianca dal paese.