Un tavolo permanente in prefettura per salvare la filiera turistica, composto dai rappresentanti di categoria e le diverse istituzioni competenti, e un osservatorio per la legalità per la tutela di imprese e famiglie a rischio speculazioni con compravendite sospette e usura. È quanto chiesto dagli operatori turistici campani riuniti sotto la sigla ‘Il turismo non molla’, che oggi hanno manifestato lungo le strade cittadine, per poi confluire in piazza Plebiscito, sotto il Palazzo di Governo. “La nostra filiera turistica è stata colpita al cuore a seguito delle conseguenze della pandemia” sottolineano Cesare Foà di AdvUnite, Agostino Ingenito dell’Abbac l’associazione dei b&b, affittacamere e case vacanze della Campania, Antonio Sorice dei Cti Commerciali Turismo Italia, Maria Caiazzo delle associazioni guide e Asc Travel per il turismo sociale. “I nostri imprenditori, agenzie di viaggio, agenti del turismo organizzato, gestori di strutture ricettive integrative del reddito e imprenditoriali, guide ed accompagnatori turistici, associazioni del turismo sociale, tutti costretti a subire la grave crisi senza trovare alcun riscontro di sostegno delle istituzioni – sostengono i rappresentanti delle associazioni di categoria-. Malgrado gli esigui ristori che hanno interessato solo e male alcune categorie, ve ne sono altre che non hanno ottenuto neppure un riconoscimento della loro grave condizione. È stato in questi termini l’incontro avuto in prefettura e con l’obiettivo di richiedere al Prefetto di farsi garante delle parti, istituendo un tavolo permanente di dialogo tra le categorie e le istituzioni nazionali, regionali e locali e con la costituzione di un osservatorio condiviso per la tutela delle imprese e soggetti deboli che rischiano di essere travolti dalla crisi economica e sociale e costretti a subire svendite e compravendite sospette di speculatori ed esponenti della criminalità. Gli ultimi dati acquisiti dalla nostra filiera – rimarcano – ci preoccupano e chiediamo inoltre di verificare con tutte le istituzioni le possibili soluzioni in base alle competenze previste dalle normative.