Alla guida del suo suv ha prima travolto una Panda, su cui viaggiavano due donne, morte nell’incidente, e due bambine, rimaste ferite. Ed è poi fuggito a piedi nei campi, senza prestare soccorso.

È successo ieri domenica 30 gennaio poco prima delle 20 sull’A28,  tra Villotta di Chions e Azzano Decimo, in provincia di Pordenone. Individuato poco dopo, l’uomo è stato arrestato dalla polizia. Sottoposto all’alcoltest al momento dell’arresto, è risultato avere un tasso alcolico tre volte superiore al limite consentito.

Il tremendo incidente

Le vittime dello scontro sono due giovani cugine di 20 e 25 anni: Jessica Fragasso, di Mareno di Piave e Sara Rizzotto, di Conegliano (Treviso). Secondo una prima ricostruzione, il veicolo sul quale viaggiavano è stato urtato violentemente dal fuoristrada, che procedeva ad alta velocità, praticamente distruggendolo.

Il suv invece si è ribaltato ma il guidatore, rimasto solo lievemente ferito, è riuscito a uscire dal mezzo e a fuggire in stato confusionale, scavalcando la recinzione dell’autostrada. Nell’incidente, oltre alle due donne morte, sono rimaste ferite due bambine, che si trovavano sul sedile posteriore della Panda, figlie di Sara Rizzotto: una bimba di pochi mesi e la sorellina appena più grande, di due anni e mezzo.  

Entrambe sono state ricoverate nell’ospedale di Udine. La più piccola è ora in prognosi riservata e si trova nel reparto di terapia intensiva neonatale. L’altra invece non è in pericolo di vita.

Nell’impatto è stata coinvolta anche una terza auto, speronata dalla Land Rover Defenser prima che colpisse l’utilitaria, in cui viaggiavano i genitori di Jessica. Sul posto Polizia, Vigili del Fuoco ed elisoccorso: l’autostrada, in direzione di Conegliano, è rimasta quindi chiusa per alcune ore.

Arrestato il conducente del suv

Il conducente del suv che ha travolto la Panda è stato individuato intorno alle 22 e arrestato dalla forze dell’ordine.

Si tratta di un cittadino bulgaro residente a Pordenone, che è ora accusato di omicidio stradale colposo plurimo aggravato, omissione di soccorso e fuga.

I messaggi di cordoglio

Sara Rizzotto lavorava presso l’Ulss 2 come infermiera: assunta nel 2019, era stata assegnata al Sisp- Servizio di Igiene e Sanità Pubblica- di Conegliano. Il direttore generale Francesco Benazzi ha espresso la propria vicinanza ai familiari: “Abbiamo appreso con immenso dolore e incredulità la notizia dell’improvvisa tragica morte di Sara Rizzotto, giovane assistente sanitaria e mamma di due bimbe piccole, la cui vita è stata distrutta ieri sera da un pirata della strada” ha dichiarato in una nota. “Tutta la comunità dell’Ulss 2 è vicina alla sua famiglia in questo drammatico momento.

Anche Gianpietro Cattai, sindaco di Mareno di Piave, ha dedicato un pensiero alle due giovanissime vittime. La notizia è straziante e ha sconvolto l’intero territorio. È inaccettabile perdere la vita in questo modo” ha detto. “Desidero esprimere un messaggio di sentita vicinanza, mia e dell’intera comunità marenese, alle famiglie colpite da questa immane tragedia.

Roberta Davi

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