È stato fermato il presunto killer di Paolo Moroni, il 43enne informatico italiano trovato morto nel suo appartamento sul Voc, ad Amsterdam, giovedì scorso.

Ad uccidere Moroni, originario di Allumiere, piccolo centro in provincia di Roma sui monti della Tolfa, sarebbe stato un cittadino nordafricano, che lo avrebbe ammazzato a coltellate. A confermarlo è l’avvocato della famiglia, Bruno Forestieri: “È un uomo di origini nordafricane – spiega Forestieri – ci sarà una conferenza stampa in Olanda ci daranno altri dettagli”.

Sulla vicenda però restano ancora tanti interrogativi: entro mercoledì si svolgerà l’autopsia sul corpo dell’informatico, non è ancora se in presenza del medico legale di parte. La famiglia di Paolo, che vive ad Allumiere, martedì sarà ad Amsterdam per parlare con gli inquirenti del caso.

Secondo quanto scrive Repubblica, dietro l’omicidio di Moroni vi sarebbe un tentativo di rapina. Il 43enne ingegnere informatico avrebbe conosciuto il suo killer recentemente e lo avrebbe invitato a casa per trascorrere qualche ora insieme: quando l’uomo ha tentato di rubare qualcosa dall’appartamento, Moroni avrebbe tentato di fermarlo e dalla lite è scaturito l’omicidio a coltellate.

L’unica cosa che mi conforta – dice il fratello Cesare a Repubblicaè che abbiano trovato il responsabile. Come si fa a uccidere un uomo come lui, un lavoratore, uno studente modello. Che poi la casa la stava ancora finendo di arredare, non aveva neppure il letto. Non c’erano oggetti di valore. Aveva solo i soldi nel portafogli e il cellulare“.

Domani (oggi, nda) – spiega l’avvocato Forestieri all’Ansa – avrò una call con un collega olandese che abbiamo trovato sul posto. Faremo il punto della situazione anche per avere più informazioni sulle indagini. Al momento le uniche notizie che ci arrivano ci vengono riportate dall’unità di crisi della Farnesina”.

Sul caso, come da prassi, anche la Procura di Roma si è mossa aprendo un fascicolo per omicidio volontario: le indagini però restano guidate dalla polizia olandese. Quanto alle indagini, probabilmente ad incastrare il killer sono stati i video tratti dalle telecamere di sicurezza del palazzo dove Paolo aveva comprato casa recentemente: immagini che avrebbero ripreso il volto del suo killer.

Intanto nel piccolo centro di Allumiere la comunità è sconvolta. Moroni aveva trascorso le feste natalizie nel paesino in provincia di Roma ed era tornato in Olanda l’8 gennaio scorso. “Spesso lo si vedeva lavorare in smart working qui sulle scale del paese“, ha raccontato il sindaco, Antonio Pasquini.

Ad Allumiere la famiglia Moroni gestisce un noto ristorante e la piazza del paese è intitolata ad uno zio di Paolo, Cesare, morto durante una battuta di caccia. Laureato alla Sapienza e con un master all’Università della Svizzera Italiana, Paolo Moroni aveva tentato la fortuna all’estero volando qualche anno fa in Olanda, dove lavorava per aziende impegnate sul fronte dell’innovazione tecnologica.

Redazione

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