Il piano per sterminare l’intera famiglia sarebbe stato ideato e fortemente voluto da Elena Gioia. E’ quanto avrebbe dichiarato, nel corso della confessione, Giovanni Limata, il 22enne  di Cervinara (Avellino) autore materiale dell’omicidio di Aldo Gioia, papà della 18enne che si opponeva da tempo alla loro relazione.

Il giovane avrebbe ricostruito con gli agenti della Squadra Mobile di Avellino quanto accaduto prima delle serata in cui si è consumato il brutale omicidio (venerdì 23 aprile) nell’abitazione della famiglia Gioia, presente in corso Vittorio Emanuele ad Avellino. Secondo il suo racconto sarebbe stata proprio la fidanzatina a ideare il piano per uccidere anche la madre Liliana Ferraiolo e la sorella.

Versione che Limata potrebbe ribadire domani, lunedì 26 aprile, nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del tribunale di Avellino. I due ragazzi dovranno rispondere di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione contro un familiare. Sempre nella giornata di domani, Vincenzo Russo, pm della procura irpina, conferirà l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo del 53enne, raggiunto da almeno 7 coltellate mentre dormiva sul divano e deceduto all’ospedale Moscati di Avellino. Sono state le grida di aiuto dell’uomo, geometra dipendente della Fca di Pratola Serra (Avellino), ad allarmare la moglie e l’altra figlia e ad evitare la strage.

Un omicidio premeditato nei minimi dettagli dalla coppia che voleva poi simulare un tentativo di furto in casa. Così Elena ha lasciato la porta di casa aperta con la scusa di andare a gettare la spazzatura. Limata, intorno alle 22.30, è entrato accoltellando sette volte il suocero mentre dormiva sul divano e aveva lasciato accesa la televisione.

La madre, seppur sconvolta dal dolore e consapevole di essersi salvata dal piano diabolico della coppia, si è detta disposta ad aiutare la figlia: “Devo trovarle subito un legale, devo fare in modo che possa difendersi. Io non la lascio sola“.

La relazione tra la 18enne e il ragazzo di Cervinara era da tempo ostacolata dalla famiglia a causa degli eccessi di violenza del 22enne che in passato aveva minacciato di lanciarsi giù da un ponte dopo essere stato rifiutato da una ragazza minorenne. L’ultimo qualche settimana fa quando ha aggredito il padre, operatore ecologico, promettendogli anche che l’avrebbe ucciso.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.