Due episodi avvenuti in meno di un’ora e nella stessa zona di Gianturco a Napoli. Un uomo, stando al suo racconto, vittima di un pestaggio di gruppo; una donna, che di lavoro fa la prostituta, colpita da un colpo di fucile ad aria compressa partito da un’auto in corsa. Due episodi che potrebbero essere collegati e sui quali sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Poggioreale

Il primo intervento dei militari è alle 00.50 del 31 luglio, quando vengono allertati dall’ospedale dei Pellegrini dove poco prima un 33enne di Fuorigrotta era arrivato in seguito alla brutale aggressione. L’uomo ha raccontato che mentre si trovava in via Gianturco fermo all’altezza del distributore di benzina della Esso sarebbe stato avvicinato da un numero imprecisato di persone che senza alcun apparante motivo lo avrebbero picchiato. Ha riportato un trauma cranico facciale, epitassi sinistra, ematoma all’occhio sinistro e contusioni varie con una prognosi di trenta giorni: ha rifiutato il ricovero ed è stato dimesso in nottata.

Il secondo intervento dei carabinieri si è verificato un’ora dopo, intorno all’1.50, quando sempre i carabinieri della compagnia di Napoli Poggioreale sono intervenuti – su segnalazione del 118 – in via Gianturco per la donna ferita. Da una primo accertamento ancora da verificare pare la 44enne, mentre si trovava a piedi all’altezza della rotonda Galileo Ferraris, sarebbe stata colpita da un colpo di fucile ad aria compressa.

Colpi che sarebbero partiti da un’auto in transito. La donna è stata trasferita nell’ospedale Pellegrini, riportando 10 giorni di prognosi e una diagnosi di “ferita puntiforme della parete addominale da proiettile metallico di probabile arma ad aria compressa”. Anche lei ha rifiutato il ricovero ed è stata dimessa.

Indagini in corso per capire innanzitutto se i due episodi sono collegati tra loro. Accertamenti anche sul presunto coinvolgimento dei protettori delle giovani donne sempre più spesso costrette a prostituirsi. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per provare a ricostruire meglio la dinamica di quanto accaduto.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.